La sabbia passa di mano in mano, ognuno dice il suo nome ascoltando il rumore del mare, così inizia un viaggio che mette insieme genti che non si conoscono tra loro, ma che per due ore almeno diventano gli abitanti di un’unica isola. Sono le ragazze e i ragazzi che sperimentano il laboratorio di lettura, immagini e gioco teatrale ispirato a Terraneo (Gallucci, 2018), albo scritto da Marino Amodio e illustrato da Vincenzo Del Vecchio, finalista Premio Andersen 2019 come miglior Albo illustrato e vincitore del Premio International Edelvives di Madrid. Un mito contemporaneo che racconta la nascita del Mediterraneo e lo capovolge perché il Mare nostrum prima di essere mare fu terra, abitata e percorsa da viaggiatori, cercatori, viandanti. È tra le sue pagine che nasce il laboratorio omonimo ideato e condotto da Daniela Carucci per le ultime classi della scuola primaria e le secondarie di primo grado, promosso dal Goethe-Institut Genua e dalla rivista Andersen in continuità con il percorso avviato tra il 2017 e il 2018 con il laboratorio Immagina di essere in guerra ispirato all’omonimo romanzo di Janne Teller (Feltrinelli 2014) finalista Premio Andersen nel 2015.
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Un laboratorio che mette in gioco il corpo e le parole per attraversare il mondo di Terraneo, le sue città reali e immaginarie, i suoi cammini, i timori dei suoi abitanti, le loro speranze, lo loro invenzioni, il loro domandare per capire cosa c’è oltre tutto quell’acqua che li circonda, cosa c’è altrove. Torna e si conferma, dunque, una modalità per attraversare le storie che è lettura condivisa, ascolto, visione, fino ad arrivare all’azione e alla proposta autoriale dei partecipanti che insieme entrano dentro al mondo di Terraneo: lo sentono sotto i piedi, lo guardano negli occhi, lo re-inventano, lo interrogano. Un’esperienza che prende le mosse dal libro e al libro ritorna, dopo averlo fatto proprio, dopo averci viaggiato dentro, dopo aver sentito che le genti del Mediterraneo sono un unico popolo le cui radici affondano nell’antichità. Per questo Terraneo si è dimostrato perfetto per costruirci intorno un laboratorio, perché porta un messaggio importante per la contemporaneità, nella sua dimensione geo-politica, storica, ma anche filosofica, da condividere con le ragazze e i ragazzi che vivono e si domandano del nostro tempo: quello che è, quello che potrebbe essere, quello che sarà.
Tra novembre e dicembre, grazie al sostegno del Goethe-Institut Genua e Andersen, il laboratorio Terraneo sarà realizzato in una decina di scuole secondarie di 1° grado di Genova, mentre venerdì 15 novembre sarà uno degli appuntamenti, alla presenza degli autori del libro, del Salento Family friendly: percorsi tra tradizioni, paesaggi, letture, voluto dal Comune di Corsano e promosso dall’Associazione Culturale Narrazioni e dalla libreria Idrusa di Alessano (LE) con il sostegno della Regione Puglia. Per ulteriori informazioni [email protected]
Il Goethe-Institut Genua dal 2016 dedica speciale attenzione al tema della migrazione, osservando che Italia e Germania, seppur attraverso dinamiche, numeri e percorsi differenti, sono al centro della cosiddetta “crisi europea dei rifugiati”, e raccontando come i due Paesi affrontino il tema e cerchino di trovare soluzioni adeguate.