Brasile 2014. Mondiali di calcio. Le bambine e i bambini di tutto il mondo, in buona compagnia di ragazzi e adulti, vivranno ancora una volta uno degli eventi più incisivi dell’immaginario contemporaneo. Campi di terra battuta, stretti vicoli, spiazzi asfaltati, prati dalle improbabili pendenze, spiagge di ciottoli… tutto si trasformerà per un’estate, nei giochi dell’infanzia, in stadi sfavillanti, in partite epiche. Gioco e rappresentazione. Il Mondiale è questo. Anche questo. Perché, e non da questa edizione, è pure esempio lampante delle contraddizioni del nostro tempo. Ingaggi milionari, sponsor globali, impianti sportivi avveniristici, ingenti ricadute economiche nei più svariati settori ma anche, dolorosamente soprattutto, esclusione e dritti negati anche a detrimento dell’infanzia. La miseria e la disoccupazione non fanno bello in tv, e in questo caso neppure audience. Le contraddizioni della società, brasiliana (ma discorso analogo vale per parte abbondante del mondo), vanno escluse, quantomeno alla vista degli spettatori dei network televisivi sparsi sul globo e dei turisti in loco. Eppure la componente ludica e narrativa resta forte, forse predominante. Almeno in quei campetti improvvisati dei quali dicevamo. Ed è un bene.
Quindi un altro Mondiale è possibile, è quello ludico e narrativo. È quello che racconta e si racconta anche oltre il pallone, e già dalle divise delle nazionali, dalle bandiere, dai colori, dagli inni si sposta sul terreno della storia e della cultura dei differenti Paesi. Un altro Mondiale è possibile: è un giro del mondo nelle narrazioni – nella letteratura e nell’illustrazione – espresse dalle diverse, sovente composite, culture nazionali.
E allora in questa occasione, quando tutti i bambini sono coinvolti e sensibili all’idea Mondiale, facciamo una proposta alle biblioteche, alle librerie, ai genitori, agli educatori dei centri estivi. Costruire insieme un percorso che partendo dalle diverse squadre porti a leggere e guardare le letterature del mondo: dall’Algeria all’Uruguay, passando dagli altri trenta paesi che si giocheranno la Coppa del Mondo. Partiamo noi, offrendovi una serie di suggestioni che non hanno e non possono avere pretesa di esaustività, sono solo abbrivio, suggestioni appunto: qualche buon libro da proporre ai ragazzi (magari da leggere ad alta voce, prima o dopo le partire, chissà), qualche pista per l’approfondimento rivolta ai mediatori adulti della lettura, qualche riferimento bibliografico. E da lì ognuno potrà partire e tornare, aggiungendo e stralciando, integrando e arricchendo con i propri autori e libri preferiti.
Buone letture! Buoni giochi!
Tutte le suggestioni bibliografiche
Un altro Mondiale è possibile
è un progetto Andersen
a cura di Anselmo Roveda e Caterina Ramonda
con le illustrazioni di Andrea Valente
Questo lavoro è frutto dell’impegno costante di Andersen: tanti libri e tanti consigli che potrete trovare ogni mese tra le pagine della rivista. Sostenete ANDERSEN con un abbonamento