Ovunque lei sia, so che non approva. Niente compassione, rimpianto, celebrazione. Forse neppure tristezza, perché la tristezza è una malattia che ti fa guardare all’indietro. Non so dove sia Grazia, ma so che il suo corpo dorme adagiato nel suo studio, al posto di un piccolo divano del quale nessuno aveva mai veduto il colore … Continua a leggere