Il Premio Andersen | Edizione 2020 | Scelte della giuria | I vincitori | I finalisti | SuperPremio Andersen | Gli eventi | Cartella stampa Giralangolo – Narrativa (Giralangolo) Per un progetto coeso e coerente, capace di restituire la voce forte e allo stesso tempo fragile dell’adolescenza, attraverso storie mai scontate, che spaziano tra i generi. Per una collezione di sguardi autentici con … Continua a leggere
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Di fronte all’Isis: libri per non lasciarsi sopraffare dal terrore di Germana Paraboschi
Questo articolo è apparso su Andersen n.349. Abbonati ora per sostenere la rivista. Spiegare il terrorismo, parlare di ISIS con i nostri bambini o ragazzi, raccontare le guerre che abbiamo vissuto e soprattutto quelle che ancora ci circondano senza che le viviamo direttamente: alcuni libri nell’ultimo anno hanno cercato di dare delle risposte, di indicare quali parole … Continua a leggere
A cosa può servire leggere di Oreste Brondo
[da Andersen n. 345 – settembre 2017] – L’esperienza di una scuola di Terni, dalla lettura ad alta voce all’amore per i libri È iniziato tutto l’anno scorso, in una terza. Una classe complicata, tempo pieno, a Terni. Effettivamente sin dalle prime battute ho avuto l’impressione di essere arrivato in un posto in cui il … Continua a leggere
Di che gender stiamo parlando? di Irene Biemmi
Ripartire dalle parole per provare a orientarsi, la riflessione di una ricercatrice pedagogica, studiosa di questioni di genere. Negli ultimi anni in Italia sta circolando una parola anglofona – “gender” – il cui utilizzo appare segnato da una profonda ambiguità. Negli ambiti più disparati si parla con disinvoltura di “ideologia gender”, “ideologia del gender”, “teoria … Continua a leggere
Nei panni degli altri di Martina Russo
La lettura come veicolo empatico, come possibilità di incontrare mondi diversi, magari altrimenti irragiungibili, ma soprattutto come possibilità di entrare in contatto con le emozioni. Mettersi nei panni degli altri. Che a pensarci, è un buffo modo di dire. Chi potrebbe voler scambiare le proprie vesti – ma neanche gli occhiali, o tantomeno il cappello … Continua a leggere