Giovedì 22 marzo – Tra gli oltre venti titoli recensiti su Andersen n. 381, nello spazio “Vetrina” come sempre dedicato alle ultime novità editoriali, Federica Galvani recensisce Quel prodigio di Rex di Patricia MacLachlan (trad. Stefania Di Mella, HarperCollins), storia di Grace, una bambina di sette anni che ama le parole ma non trova l’ispirazione necessaria a scrivere una storia. Decide così di pubblicare un annuncio per trovare un assistente, e anche un pizzico di magia. Di lì a poco, qualcuno bussa alla porta.
“C’è un uomo che indossa un alto cappello.
Ha con sé un cane con il pelo marrone e liscio e una lunga coda.
«Le ho portato la magia» dice l’uomo. «La magia che sta cercando.»”
L’autrice Patricia MacLachlan, Premio Andersen nel 2020 con Le parole di mio padre (HarperCollins) per il miglior libro 9/12 anni, alla scrittura aveva già dedicato Una parola dopo l’altra (Rizzoli).
Per accompagnare la lettura di questa recensione, che gli abbonati troveranno sul numero di aprile, vi consigliamo altri sei titoli sulla scrittura, tra manuali e romanzi:
Due romanzi di formazione e scrittura:
Come ho scritto un libro per caso di Annet Huizing (trad. Anna Patrucco Becchi, La Nuova Frontiera Junior): Katinka, tredici anni, chiede alla vicina di casa (scrittrice) se può darle lezioni di scrittura. Lidwien le chiede perché, e infine accetta in cambio di un po’ di aiuto in giardino. Così Katinka comincia a scrivere della sua vita e del rapporto con la madre. Un romanzo che si legge come una storia, ma che racconta anche la scrittura.
Muoio dalla voglia di conoscerti di Aidan Chambers (trad. Beatrice Masini, BUR): Un vecchio scrittore, in crisi dopo la morte della moglie, accetta di aiutare un ragazzo che odia scrivere. Fiorella, la ragazza di cui si è innamorato il giovane Karl, vuole ricevere una lettera in cui lui racconti se stesso. Un romanzo che nasce attorno alla scrittura per raccontare la vita.
Una raccolta di racconti-ricetta:
Ricette per racconti a testa in giù di Bernard Friot (Ill. Jacques Azam, éric Gasté, Nicolas Hubesch, trad. Rosa Vanina Pavone, Il Castoro): Una divertente raccolta di racconti brevissimi, dove l’autore mette in evidenza gli ingredienti della scrittura, proprio come se fosse una ricetta. Cosa succederà mescolando artigli, occhi grigi e topi? O magari un palazzo di cinque piani, un vestito, un grembiule, balconi e una buona dose di suspence? Un libro da leggere, e al tempo stesso un invito alla scrittura e all’invenzione.
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Tre manuali per capire le storie e provare a scriverle:
Manuale del giovane scrittore creativo di Bianca Pitzorno (Mondadori): Uscito negli anni Novanta, questo prezioso manuale nasce da uno dei romanzi più amati di Bianca Pitzorno, Ascolta il mio cuore. Prisca Puntoni scrive di aver trovato su una bancarella di libri usati un libro che le ha fatto fare salti di gioia, e accompagna i lettori in un viaggio tra parole ed esercizi di scrittura creativa. Sempre dal catalogo Mondadori, pubblicato nel 2016, ricordiamo anche Le 23 regole per diventare scrittori di Pierdomenico Baccalario e Alessandro Gatti.
Scrivere, io? di Luisa Mattia (ill. di Francesca Rossi, Lapis): Un manuale di scrittura per ragazzi, che attraverso l’esplorazione di storie famose e narrando l’esperienza di grandi autori, raccoglie tanti spunti ed esercizi per trovare le storie, giocare con le storie e cominciare a scriverle. Si parte da un esercizio liberatorio: strappare un foglio a righe di quelli che si usano per i temi e utilizzare i pezzetti per disegnare, pasticciare, scrivere parole, costruendo tasselli che possono poi combinarsi in un racconto. Sempre dal catalogo Lapis edizioni, ricordiamo Appunti di viaggio di Pino Pace, illustrato da Allegra Agliardi e dedicato alla scrittura on the road per raccontare il mondo.
No spoiler! di Leonardo Patrignani e Francesco Trento (DeA): Un viaggio dentro le storie, scritto in modo semplice e accattivante, partendo dai più grandi successi letterari e cinematografici. Un invito a smontare le storie, per capirle meglio, e magari immaginarne di nuove.
[Selezione a cura di Mara Pace e Barbara Schiaffino]
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