Stare con i piedi su un prato, sentire raccontare una storia sotto un albero, parlare con le galline una sera di luna piena, tuffarsi nel fiume e, poi, scrivere una poesia: tutto questo è stato la prima edizione del Sarvego Festival dedicato ai libri per bambini e ragazzi in val Borbera. Un appuntamento con la letteratura e il mondo dell’illustrazione che prosegue fino a fine agosto in una delle valli più belle e incontaminate dell’Appennino tra Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Un Festival selvatico e itinerante in diversi paesi della valle uniti dal desiderio e dalla volontà di mettere insieme risorse e visioni. Otto gli eventi previsti per questa prima edizione che ha come tema Bestie e boschi con storie e autori selezionati con la collaborazione degli esperti della rivista Andersen. Racconti, incontri con gli autori, spettacoli e laboratori per giocare a immaginare, per stare insieme, per dare forma ai sogni.
Il festival si chiude il 28 agosto, sotto gli alberi di Mongiardino, con una passeggiata da fiaba che ci porterà ad ascoltare La zuppa dell’orco (Bianconero, Premio Andersen 2017, Miglior libro 6/9 anni) raccontata da Daniela Carucci accompagnata al violino da Silvia Brunetti.
I primi due appuntamenti (a giugno) hanno visto protagonisti le ragazze e i ragazzi delle scuole arrivati tra prati e colline per ascoltare i racconti di Storie di ragazzi che cambiano il mondo (Electa Junior, 2020) dalla voce dell’autrice Mariapaola Pesce che ha dialogato con loro nel bellissimo Parco di Mongiardino. Parole e idee che sono state raccolte in una grande mappa illustrata da Gabriele Pino. Molto partecipato ed emozionante anche l’incontro con Anselmo Roveda che ha raccontato il suo Una partigiana di nome Tina (Coccole Books, 2013) nel cortile erboso di una casa partigiana e dopo l’incontro tutti hanno visitato il Museo della Resistenza di Rocchetta Ligure, che testimonia una parte della storia della valle e non solo.
Il 16 luglio, a Vendersi (ore 16.30), Sarvego è entrato nel vivo della parte più estiva della manifestazione con l’albo illustrato Quando gli animali non avevano la coda (Terre di Mezzo, 2020) con gli autori Anselmo Roveda e l’illustratrice Elisabetta Civardi (autrice anche dell’immagine del Festival) che ha proposto un laboratorio di “costruzione di code”, nel contesto di un paese abitato anche da numerosi spaventapasseri.
Il 17 luglio il festival si è spostato a Cantalupo con Gek Tessaro che ha messo in scena Libero Zoo (Lapis, 2018), uno spettacolo fatto con i disegni di due mani, con i colori che si mescolano, con immagini che nascono in quel momento per poi apparire proiettate su un grande schermo. Il 7 agosto, invece, nella piazza di Cabella (ore 21) a essere protagonisti sono stati i galli e soprattutto le galline de Il Gallinario (Quintoquarto, 2020), vincitore del Premio Andersen 2021 come Miglior libro di divulgazione. Una serata per buttarsi a capofitto nel meraviglioso mondo delle galline con il libro più matto ed enciclopedico su questi pennuti che da tanto tempo ci sono vicini. In scena un racconto per immagini e parole insieme all’autrice Barbara Sandri in dialogo con Barbara Schiaffino, direttrice della Rivista Andersen, con letture di Daniela Carucci e movimenti di danza di Francesca Antonino.
Sarvego Festival prosegue il 13 agosto nel bosco di Roccaforte Ligure con Io sono foglia (Bachilega, 2020) Premio Andersen come miglior libro 0/6 anni. A farsi foglia e poesia era presente l’illustratrice Marianna Balducci che ha raccontato i segreti di questo albo che mescola illustrazione e fotografia stupendoci a ogni pagina, per poi proporre un laboratorio sul tema. È Guido Quarzo l’ospite di Carrega, il 14 agosto (ore 16.30) con il suo romanzo Il bambino, la volpe e il buio (Sanpaolo 2020): una storia breve e intensa che ci ha portato a giocare con le storie che arrivano dai boschi. Una giornata speciale anche perché coincisa con l’inaugurazione della nuova biblioteca per ragazzi del paese, mentre alla sera (ore 21) l’appuntamento è stato con Terra di Fiaba, racconti portati al festival dai narratori delle aree protette dell’Appennino piemontese.
E per sperimentarsi nella scrittura, due gli appuntamenti da non perdere: uno con il laboratorio per adulti Ogni sasso ha una storia. Ogni sasso è una storia di Anselmo Roveda (24 – 25 luglio) e l’altro di scrittura avventurosa per bambini dai 7 ai 10 anni: Pronti, via! di Daniela Carucci (31 luglio – 1 agosto).
L’evento è organizzato dall’associazione culturale Roba da Streije di Cabella, le Proloco di Roccaforte, Mongiardino, Albera e Cabella, il Museo della Resistenza di Rocchetta Ligure, le Biblioteche di Albera, Cabella e Carrega, l’associazione Paese degli spaventapasseri. Il progetto si avvale della collaborazione dell’Ente di Gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, della Fondazione Garrone e della rivista Andersen. L’immagine del Festival è firmata da Elisabetta Civardi.
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