L'ARTICOLO DEL MESE

Regali di Natale di Teresa Buongiorno

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Un libro sotto l’albero: non è una punizione, come il carbone di zucchero, ma una sorpresa. In libreria se ne vedono di speciali, divertenti e persino curativi, capaci di guarirci dallo stress della crisi. Provare per credere.

Avete sempre sognato di regalarvi un viaggio a Parigi, ma non ce l’avete mai fatta? O, se ci siete andati, vorreste tornarvi per vedere meglio alcune cose che avete perduto? Niente paura, ci ha pensato Rizzoli a venirvi incontro, con uno splendido pop-up che tutti dovrebbero avere in casa, approfittando del Natale. È un viaggio animato nella ville lumière di Arnaud Roi e Sylvie Bessard, che invita a “perdersi nei boulevard infiniti, salire in cima alla Tour Eiffel, passeggiare per Montmartre, ammirare la città dalla Senna o a bordo di un bateau-mouche”. Si incomincia con una panoramica d’insieme: a Parigi ci sono 20 quartieri chiamati arrondissement, 6.000 strade, 2 milioni di parigini e quasi altrettanti piccioni, 17.000 biciclette a noleggio e altrettanti taxi, 100.000 alberi, una piramide di vetro alta più di 20 metri… e milioni di altre cose da vedere. Questa volta si inizia da Notre Dame, la cattedrale che è il cuore storico della città, il punto zero delle strade di Francia, (alzate gli occhi per ritrovare il gobbo e i suoi amici), poi si passa sotto l’Arco di Trionfo, voluto da Napoleone, si arriva alla Tour Eiffel, costruita per celebrare il centenario della Rivoluzione Francese e divenuta il simbolo della città, e si conclude la visita dal sagrato del Sacro Cuore, la chiesa che domina la collina di Montmartre. Non manca una capatina al Moulin Rouge dove sono passati Frank Sinatra e Josephine Baker, Edith Piaf e Yves Montand, o al Centre Pompidou, conosciuto come Beaubourg, progettato da Renzo Piano, dove ci sono spazi speciali per i bambini. Quasi vi siete dimenticati che avete girovagato attraverso strade di carta, montate con abilità sovrana, accompagnati da una guida essenziale con le notizie più importanti e curiose. Non ho dimenticato il metrò e le fogne, ma le troverete aguzzando lo sguardo, a non finire.

Non perdete l’occasione: io mi regalo un pop-up ogni anno, tra gli altri ho una Sirenetta, un’Alice e un Narnia di Robert Sabuda per Mondadori, un Libro della Giungla di Matthew Reinhart per De Agostini, un Natale nel mondo di Chuck Fisher per Contrasto, più un Indovina quanto ti voglio bene di McBratney e Jeraram, per Nord e Sud, con Leprottino e Papà Leprotto intenti a misurare l’intensità dei loro sentimenti. Il gioiello è di Franco Cosimo Panini: Alexander Calder della serie “guarda che artista” di Patricia Geis, con  sculture di fil di ferro e i mobiles che vi sorprendono ad apertura di pagina.

Per scoprire l’Italia insieme ad  Altan e la sua Pimpa, lo stesso editore propone una serie di “Città in gioco”, con copertine cartonate e ritagliabili e all’interno fumetti e giochi, mappa della città e foto dei monumenti, adesivi e labirinti, personaggi celebri e tradizioni, fino alla ricetta finale: si incomincia con Pimpa va a Venezia, tra gondole a vaporetti, calli e campielli, il Leone di San Marco, Arlecchino e Marco Polo, i vetri di Murano e i dolcetti di Burano, una prelibatezza.

Se invece avete bisogno di relax, potete colorare alcune delle nuove proposte dell’Ippocampo, una casa editrice capace di sorprendervi con il libro e le agende modaiole di Ines de la Fressange, o la guida per i collezionisti di scarpe da tennis. Qui vi consigliamo di assaggiare Creative Therapy e Art Therapy, “colouring book”, su progetto di vari autori (Hannah Davies, Richard Herrit Cindy Wilde, etc). Magici mandala e motivi ritmici si ripetono, straordinarie forme geometriche e ghirigori scorrono liberamente: dallo scarabocchiare in libertà al riempire di colore forme complesse, ogni attività di questi libri è stata attentamente studiata per far provare la soddisfazione di produrre qualcosa di bello. Non avete che da prendere una scatola di matite colorate, tutte ben temperate (se sono di marca tanto meglio, io adoro le Caran d’Ache, le Stabilo sono altrettanto morbide e leggermente meno vivaci, Faber Castle piace ai ragazzi) e addentrarvi nelle pagine. Scoprirete qualcosa a cui non avete mai pensato, troverete serenità e coraggio, verrete in contatto con le vostre radici più segrete. È come pregare. Non a caso in India, a Pondichery, dove sorge il tempio di Aurobindo, le donne ricamano mandala invece di sgranare rosari, e quando, molti e molti anni fa, Krizia ne voleva un centinaio per le sue collezioni, le ricamatrici stupefatte esclamarono: non possiamo pregare a rotta di collo, non sarebbe preghiera. E rinunciarono a una cifra che avrebbe tolto i loro villaggi dalla miseria.
I mandala da colorare sono arrivati da noi con la Sonda qualche anno fa. Non sapete cosa sono? Sono disegni circolari, stelle, fiori, scansioni geometriche, che secondo Jung, il grande psicanalista, hanno a che fare con gli archetipi. Colorate mandala e troverete le radici della vostra identità, diceva. Lui ne disegnava in continuazione. Nei volumi dell’Ippocampo ci sono onde del mare a ripetizione, belve che paiono gioielli di Cartier, maschere africane e meduse che si inseguono nei mari, fiori e cupole d’oriente. Le pagine da colorare sono seguite da quelle dedicate agli scarabocchi, un invito a prendere la penna e incominciare a disegnare. Non ci sono tecniche giuste e tecniche sbagliate, ma c’è l’opportunità di scoprire l’artista che è in voi.

Se volete una boccata d’aria Gallucci (che dopo aver inaugurato il filone delle canzoni per bambini scova libri d’artista da colorare) propone Il giardino segreto di Johanna Basford: giochi in punta di pennino, foglie, arbusti, labirinti, farfalle, bruchi, api, chiocciole e gufi, coccinelle e ragni, tra cascate di fiori, il verde dei labirinti all’inglese, l’ars topiaria che modella nel fogliame sculture incredibili, fenicotteri, cerbiatti o elefanti verdi, a colpi di cesoie. Ci sono labirinti da percorrere, decorazioni da completare, molto spazio da riempire. Potete colorare, ricalcare, ripetere, completare. Sono libri per tutte le età, per grandi e per piccoli, persino per gli adolescenti scontrosi. Per i più piccoli in particolare un Bosco degli animali di cartone, da costruire con Clare Young: 35 progetti facili e divertenti, raccolti da Terre di Mezzo, con le sagome già pronte. Il libro vi spiega tutto, dalla a alla z, con suggerimenti concreti per animare le storie con il lupo cattivo e l’orso buono, le renne di Babbo Natale e l’alce della Lapponia, le volpi e il cinghiale, molti pennuti e ragni, bruchi, rane e tartarughe. Solo Elefanti, invece, per Franco Cosimo Panini: grandi e piccoli, a righe o a pois, rossi, gialli, blu… ognuno ha il suo colore, un’emozione diversa. Forme intagliate tra le pagine, numeri, giochi d’osservazione, firmati da due artisti del genere, Pittau & Gervais. Per le ragazzine Disegnare un abito e altri 44 accessori di moda in 20 maniere diverse: una proposta Logos, che fa parte di una serie che spazia in campi diversi, tra alberi e foglie e animali di ogni tipo. L’idea è stata inaugurata qualche anno fa dai Magazzini Salani con i volumi di Nina Chakrabarti, Il mio meraviglioso mondo della moda e Il mio favoloso mondo della moda, che hanno segnato una svolta in un territorio che aveva vivacchiato per anni ai margini della cultura.

Questo articolo è tratto da Andersen 318 – dicembre 2014. Scopri il resto del numero qui

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