Il progetto è nato più di dieci anni fa, da uno scambio tra Antonella Ossorio e Marianna Cappelli. Ma in questi giorni, alla Festa del Libro di Zafferana Etnea, ha assunto una forma nuova nell’incontro con il coro dei bambini del circolo didattico di Zafferana Etnea. Uno spettacolo emozionante, che ha unito le fotografie di Marianna Cappelli, proiettate sullo sfondo, alle poesie di Antonella Ossorio cantate dal coro con la direzione musicale di Ata Pappalardo, le musiche originali di Rosario Di Bella e le letture di Teresa Porcella.
“Ogni anno lo spettacolo di questo coro è uno dei momenti che coinvolge di più tutti gli ospiti presenti, la comunità educativa degli insegnanti e delle famiglie” racconta Barbara Schiaffino, direttrice della rivista Andersen. “I bambini del coro non sono solo eccezionali esecutori, ma veri e propri interpreti delle suggestioni che arrivano dai testi, dalle immagini e anche dal rapporto dialettico con gli autori all’interno di un percorso che dura molti mesi.” L’anno scorso nello stesso contesto c’è stato un omaggio a Violetta Parra, all’interno di un progetto ideato e curato da Teresa Porcella con Santo Pappalardo, mentre quest’anno sul palco dell’auditorium hanno preso vita i ritratti femminili di Antonella Ossorio e Marianna Cappelli sull’infanzia negata, la violenza sulle donne, le difficoltà familiari, la costruzione dell’identità.
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“Le nostre principesse hanno dormito molti anni prima di essere risvegliate dal coro dei bambini di Zafferana” dice Marianna Cappelli.
E poi racconta la storia di questo progetto: ”Avevo scattato delle foto a bambine incontrate per laboratori nelle scuole” spiega. “Le ho modificate in photoshop e ho deciso di condividerle con Antonella Ossorio, mia amica da sempre e straordinaria scrittrice.”
Le scrive così un messaggio: “Ti mando delle foto. Ritratti di bambine, vedi tu cosa farne, ma ad un patto: fallo in versi.” Una richiesta che Antonella Ossorio accoglie con curiosità, entusiasmo e anche qualche perplessità:
“Ritratti? Cosa può raccontare, da solo, un ritratto?”
Le è però bastato ricevere la prima foto per conoscere la risposta: “Semplicemente, tutto. Quella bambina, che mi guardava con occhi antichi come il mondo, in un attimo mi sussurrò la sua storia, il suo dolore, finanche il suo nome: Cecilia. Una magia destinata a ripetersi per altre 11 volte. Le bambine mi parlavano, avevano anima e corpo; avevano voce, io non ero altro che il mezzo per farla risuonare. Ecco, è andata così. Così andò, dovrei dire: tutto questo accadeva tanti anni anni fa. Ma ha regole tutte sue, il tempo, e c’è un tempo per tutto.”
È così nato un progetto di dodici immagini e dodici poesie dal titolo “Principesse della Torre”. Il cd del coro è oggi in vendita su maremossoedizioni.com all’interno della collana “parent friendly”, e disponibile in download nei principali store digitali.
Qui potete leggere una delle poesie con ritratto fotografico.
La fotografia che apre l’articolo è tratta dal progetto ed è di Marianna Cappelli.