Lunedì 9 novembre – Nel giorno del centenario dalla nascita di Gianni Rodari, venerdì 23 ottobre, si è tenuto a Genova un omaggio allo scrittore di Omegna: Nicola Cinquetti, che nell’occasione ha ricevuto ufficialmente la targa del Premio Andersen 2020, ha tenuto una lezione magistrale dal titolo Nei mari di Rodari – A lezione di scrittura dal maestro di Omegna, nell’ambito della quale, a partire dalla lettura di una filastrocca di Rodari, ha riflettuto sulle caratteristiche e sulle qualità della scrittura rodariana ricavandone così, quale autore che legge un autore, una lezione sullo scrivere per bambini e sul senso che la letteratura infantile conserva nell’era digitale.
“Ricevo il premio Andersen nel giorno in cui si festeggia il centenario della nascita di Gianni Rodari” ha dichiarato Nicola Cinquetti, “una circostanza che da un lato mi mette un po’ di soggezione, ma d’altra parte – ed è quello che conta – mi riempie di gioia.”
Riportiamo un breve estratto dall’intervento del 23 ottobre, che potete riascoltare integralmente nel video che apre questo articolo.
“Nella letteratura per bambini, in particolare, il testo classico è quello che scolpisce l’esperienza infantile nei suoi vissuti eterni: la meraviglia, la scoperta di sé e del mondo, i legami e gli affetti fondamentali, il desiderio di imparare, la libertà del gioco e dell’immaginazione, le domande sul domani, il sentimento di giustizia, l’esperienza del dolore, l’ombra della paura e della morte…
Le origini della letteratura per l’infanzia, del resto, sono nel mito, nella fiaba e nella favola, narrazioni che si muovono in un tempo senza tempo, in un c’era una volta che abbraccia tutte le volte possibili.
Grazie alla pertinenza della lingua, sempre sintonizzata con l’orecchio infantile, e alla piena adesione all’universo esperienziale dei bambini, le favole e le filastrocche di Rodari acquistano uno spessore classico e universale che le rende interessanti e significative anche per i lettori dell’era digitale, così come lo erano per i bambini del secolo scorso.
Si pensa a volte che per intercettare gli interessi dei lettori di oggi sia necessario rincorrere il presente, affrettandosi a scrivere sui temi del momento. Nella corsa a raccontare l’attimo che fugge, però, il libro, nell’epoca della comunicazione istantanea, arriva sempre ultimo, superato e surclassato dai media che corrono in rete.
Io penso che il libro, inteso come opera letteraria, se vuole competere con i concorrenti digitali, non debba accettare la sfida sul piano della velocità, ma su quello della bellezza formale, della ricchezza di significato e della profondità.”
La lezione magistrale Nei mari di Rodari era parte del programma di FantasticaMente, a cura di Andersen, Teatro Nazionale di Genova e Festival della Scienza.
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