EDITORIA

Dieci anni di Minibombo: mostra a Shangai

Venerdì 7 luglio – La casa editrice Minibombo nasce nel 2013 e in quello stesso anno vince il Premio Andersen come Miglior creazione digitale per l’applicazione Il libro bianco, che ha segnato insieme all’omonimo libro l’esordio della casa editrice. Nelle motivazioni della giuria si sottolineava “l’attenzione ai bambini e ai loro adulti in un progetto che coniuga la qualità dei contenuti alla sperimentazione di linguaggi”. Allora si trattava di una promessa, che trova oggi conferma nel ricco catalogo con cui Minibombo è arrivata a celebrare i suoi primi dieci anni.

Per l’occasione è uscito un catalogo speciale, è in corso un tour (tra le prossime tappe: Svoltastorie di Bari a luglio e Libreria Palazzo Roberti di Bassano del Grappa in agosto) e da poche settimane è stata inaugurata a Shangai “Boom! The playful world of Minibombo”, una mostra multimediale interattiva ospitata dal Powerlong Art Center fino al prossimo 3 settembre.

Le immagini raccontano tutta la meraviglia di questo progetto, voluto dal Kiddy Art Museum, giovane società cinese guidata da Angela Cang, che realizza mostre per i più piccoli, con l’intento di far conoscere le potenzialità dell’albo illustrato. In passato ha ospitato grandi personaggi come Peter Coniglio di Beatrix Potter e Il piccolo Bruco Maisazio di Eric Carle.

L’esposizione, allestita in 1100 metri quadri, è suddivisa in dieci ambienti, ciascuno dedicato a uno specifico titolo del catalogo, per invitare le famiglie a una lettura immersa che diventa anche gioco ed esplorazione. 

«È una mostra nel segno dell’utilizzo di un duplice linguaggio, cartaceo e digitale, ma anche dell’approccio che da sempre contraddistingue il nostro progetto editoriale» spiega Silvia Borando, coordinatrice del progetto Minibombo, «ovvero quello di proporre la lettura come un’esperienza condivisa tra adulto e bambino e come un viaggio da e attraverso il libro, per approdare a nuovi scenari o storie.»

I libri di Minibombo sono presenti da diversi anni in Cina grazie a una collaborazione avviata dalla casa editrice di Reggio Emilia con Duku Cultural Exchange (editore di Pechino). La mostra si accompagna pertanto a laboratori e letture degli albi.

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