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Cruschiform – trad. di Jacopo Pes
COLORAMA. IL MIO CAMPIONARIO CROMATICO
L’ippocampo
Per l’originale e meticoloso progetto complessivo, pertinentemente capace di coniugare la passione e la ricerca sul colore con l’arte dell’illustrazione e con le competenze della composizione grafica e della definizione dei caratteri. Per aver saputo creare un indimenticabile nuancier, campionario dei colori e delle sfumature, felicemente sospeso tra accurato rigore e libertà fantasiosa.
La recensione di Mara Pace su ANDERSEN 349 | gennaio/febbraio 2018
Per apprezzare la bellezza di questo libro, consiglio di partire dall’indice: prima quello cromatico, che va dallo 001 bianco neve al 133 chiaro di luna, e poi quello tematico, che suddivide i colori per categorie, come alberi, mammiferi, fenomeni ottici, dolci delizie o mezzi di locomozione. Ogni colore è rappresentato da un piccolo triangolo, che nell’indice forma una lunga catena di rombi e in copertina un grande quadrato variopinto. Scritto e illustrato dall’illustratrice e graphic designer Marie-Laure Cruschi, in arte Cruschiform, già nota in Italia per A tutta velocità (sempre edito da Ippocampo), Colorama è un campionario cromatico che raccoglie 133 pantoni, raccontando la loro collocazione nel mondo e nel nostro immaginario. La pagina a destra è riservata al colore, senza scritte né spiegazioni. A sinistra, invece, troviamo un’illustrazione, il nome del colore (a volte preciso, a volte immaginato) e un approfondimento. Il testo è breve, dieci righe per colore, ma è denso di informazioni, curiosità, meraviglia. Nel libro A tutta velocità i testi, sempre interessanti ma più informativi, erano relegati in fondo al volume. In questo caso, invece, affiancano le immagini e sono attraversati da una vena poetica, che spesso emerge anche nella scelta dei nomi di alcune tonalità, dal bianco pace al marshmallow. I libri di Cruschiform appartengono alla non fiction e affrontano ciascuna materia – velocità o colore che sia – con un approccio creativo e inaspettato. Conoscere il mondo, anche quando si tratta di mettere in fila numeri, informazioni, dettagli storici, non è mai un’attività scontata. Attraverso i colori, l’illustratrice condivide il viaggio che l’ha portata dalle ferrovie di fine Ottocento in Pennsylvania al pianeta Marte, dai fiori di sakura giapponesi agli iceberg dell’Antartide. Ci invita a leggere le storie che stanno dentro i colori e a navigare nel mondo con gli occhi aperti, sempre pronti a lasciarsi stupire. È anche un libro trasversale all’età: può affascinare un bambino di tre o quattro anni, che forse non ascolterà tutti i testi ma farà molte domande, e allo stesso modo (per ragioni diverse) l’adulto che lo accompagna nella lettura, o un bambino di otto anni che lo sfoglia da solo.
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