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Miniborei, Iperborea
Per la freschezza di storie in cui protagonista è l’infanzia stessa, con le sue avventure quotidiane, l’immaginazione senza confini, lo sguardo aperto sul mondo. Per la scelta di riportare a scaffale grandi autori del passato al fianco di classici contemporanei, restituendone l’autenticità della voce attraverso magistrali traduzioni dall’originale. Per l’alto livello della progettualità, per l’attenzione alla fisicità dell’oggetto, pensato per le mani di un lettore bambino, per la cura estetica ineccepibile.
Una richiesta esaudita, con la cura e l’attenzione che caratterizzano da sempre la casa editrice, sia a livello formale, attraverso un impianto grafico arioso e equilibrato che permette un dialogo calibrato tra testo e illustrazioni, nella scelta della carta, nel formato – che, rispetto ai libri per i lettori adulti, rimane più maneggevole, a misura di bambino – sia, a livello contenutistico, con la scelta di grandi autori scandinavi (assenti da un po’ o mai pubblicati in Italia) tradotti con la consueta meticolosità dall’originale.
Il primo titolo è proprio di Ulf Stark, Sai fischiare, Johanna? già vincitore nel 2018 del Premio Andersen come miglior libro 6/9 anni. Ad un anno dall’apertura di collana sono quattro i titoli dell’autore svedese – presente in Italia anche nei cataloghi Feltrinelli, Il gioco di leggere e Piemme – capace di raccontare con freschezza, piglio ironico e sguardo immediato l’autenticità dell’infanzia, con le sue ingenuità, ma anche con la capacità di immaginare senza confini. Il bambino dei baci, Il bambino mannaro e Tuono, proseguono nel racconto delle avventure di Ulf/Uffe, che ha circa sette anni e vive le piccole grandi scoperte di tutti i giorni, dai primi baci, ai dissidi col fratello maggiore, ai luoghi del cuore e alla loro importanza. Il tutto in un alternarsi felice di ritmi comici e riflessioni più profonde, con l’emergere di una voce autentica che rifugge ogni didascalismo.
La letteratura per ragazzi scandinavi ha abituato i suoi lettori a praticare la libertà, fin da piccoli, con quella condotta piacevolmente sovversiva che caratterizza, ad esempio i libri della più grande tra le scrittrici: Astrid Lindgren. Sue, in collana, le raccolte di racconti Greta grintosa e Peter e Petra, dove protagonisti sono bambini alle prese con lo straordinario nel quotidiano, tra feste di Natale improvvisate, vagabondi magici, compagni di classe piccoli piccoli, mele volanti…
L’infanzia è sempre prospettiva privilegiata di osservazione, lo sguardo adulto è del tutto assente: è quel che accade anche ne Il piccolo Virgil del danese Ole Lund Kirkegaard (autore assente da più di vent’anni dai cataloghi italiani), che raccoglie le avventure di tre amici, molto diversi tra loro, ma proprio per questo, inseparabili.
I “Miniborei” si completano poi con due grandi classici del passato, ma non per questo meno attuali: Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson, pubblicato per la prima volta nel 1906, opera del Premio Nobel Selma Lagerlöf, e I figli del mastro vetraio di Maria Gripe, vincitore del Premio Hans Christian Andersen nel 1974. Due storie che, in maniera diversa, esplorano l’immaginario della tradizione, recuperando l’eco di miti nordici e restituendo al lettore una narrazione che valica confini geografici e anagrafici.
Giugno è inoltre il mese d’uscita per il secondo volume di Katitzi di Katarina Taikon (Katitzi e il piccolo Swing): una “collana nella collana” che si ispira alla vera storia dell’autrice, di madre svedese e padre rom, alle prese con pregiudizi e ingiustizie nella Svezia degli anni Settanta. Una serie celeberrima in patria, che conta tredici titoli, e da cui è stata tratta anche una serie televisiva.
Lo dicevamo fin dall’inizio, componente fondamentale della collana, ma altresì tratto distintivo della produzione della casa editrice, è l’alta qualità delle traduzioni, capaci di restituire sulla pagina la voce autentica degli autori, affidate in primis a Laura Cangemi, efficacissima traduttrice dallo svedese di tutti i libri di Ulf Stark, de I figli del mastro vetraio, Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson, Greta Grintosa, Peter e Petra – in questo caso insieme a Alessandra Albertari, Alessandro Borini e Samanta K. Milton Knowles – e Katitzi – insieme a Samanta K. Milton Knowles. È invece di Maria Valeria D’Avino la traduzione dal danese de Il piccolo Virgil.
Altrettanta cura è riservata alle illustrazioni, opera, anche in questo caso, di autori scandinavi, che affiancano i testi, offrendo uno sguardo su un’ampia varietà di segno: le illustrazioni al tratto di Ingrid Vang Nyman e Eva Billow affiancano i titoli di Astrid Lindgren (Nyman, è stata altresì l’illustratrice di Pippi Calzelunghe, edito in Italia da Salani); i bianchi e neri di Bertil Lybeck accompagnano Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson; I figli del mastro vetraio è illustrato da Harald Gripe; le parole di Ulf Stark sono accompagnate dai disegni di Olof Landström (Sai fischiare, Johanna?), Markus Majaluoma (Il bambino mannaro e Il bambino dei baci) e Marcus-Gunnar Pettersson (Tuono), il primo volume di Katitzi è illustrato da Joanna Hellgren, mentre ad occuparsi delle illustrazioni del Piccolo Virgil è stato lo stesso autore.
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