Martedì 5 luglio – Tra gli oltre ventotto titoli recensiti su Andersen n.393, negli spazi “Vetrina” e “Scaffale” come sempre dedicati alle ultima novità editoriali, Martina Russo racconta Perso nel museo (trad. Paola Cantatore, Franco Cosimo Panini) di Luisa Vera, un albo che ci accompagna alla scoperta dell’arte moderna partendo dalle sale di un museo.
“L’illustratrice spagnola (…) sfrutta semplici trovate cartotecniche per dare aria alle spiegazioni e alle rappresentazioni delle singole correnti artistiche. A dare l’abbrivio alla passeggiata tra i colori è la visita di un bambino e del suo papà al museo: bastano pochi passi perché il primo si smarrisca, ma certo non si perde d’animo, distratto dalla moltitudine di opere che lo circondano.”
Portare i bambini dentro questi luoghi di cultura è al centro della missione di Lilliput, progetto a cui aderisce anche Andersen, nato nel 2018 grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo, all’interno dal Bando Open Community, è un progetto composto da un’importante rete multidisciplinare che accosta il mondo della cultura e dell’educazione museale a quello della pedagogia e della lotta alla povertà educativa, in questo periodo attivo anche con progetti all’estero che vanno da Genova ad Amsterdam e Sarajevo. Attivare percorsi che favoriscono il gioco e la narrazione all’interno dei musei significa renderli accoglienti per adulti e bambini insieme, e in questo le storie e i libri possono svolgere un ruolo importante.
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A questo proposito ricordiamo che esistono anche collane pensate per accompagnare l’esperienza di visita, come Fumetti nei Musei di Coconino Press, che ha di recente ospitato Un lungo respiro, fumetto ambientato nell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro firmato da Mariachiara Di Giorgio, Miglior Illustratrice del Premio Andersen 2022.
Per accompagnare queste esperienze e letture, abbiamo scelto sei titoli che raccontano ai bambini che cos’è un museo e come funziona.
Danzando con l’arte di Teresa Porcella e Giorgia Atzeni (LibriVolanti): Rivoluzione “è pensare che il museo è di chi lo vuole / perciò si può entrare con salti e capriole”. In questo albo illustrato Teresa Porcella racconta in forma poetica-musicale alcuni dei movimenti artistici del Novecento, ma soprattutto ci invita a immaginare, anche grazie alle illustrazioni di Giorgia Atzeni, un museo in movimento, dove si può giocare, danzare, saltare e toccare.
Il progetto non comprende soltanto il libro ma prende vita nello spettacolo e nei laboratori creativi realizzati dalle autrici in collaborazione con diversi artisti, da Elena Iodice a Santo Pappalardo, da Riccardo Tanca alla Compagnia Begheré.
Museum di Javier Sàez-Castan, ill. Manuel Marsol (Orecchio Acerbo): Vincitore della categoria speciale dedicata al cinema del Bologna Ragazzi Award del 2020, questo straordinario albo senza parole nasce da un corto circuito tra realtà e immaginazione, tra chi osserva e chi è osservato. I personaggi escono dai quadri, il visitatore e la sua macchina diventano a loro volta soggetti di un dipinto, e lo spazio del museo prende vita, pericoloso e meraviglioso al tempo stesso.
Facciamo una mostra fantastica! di Doro Globus e Rose Blake (trad. Giuditta Sala, Corraini): Un albo che racconta la nascita di una mostra all’interno di uno spazio museale, partendo dal lavoro degli artisti nei loro studi, fino a scoprire il ruolo di allestitori e curatori, dei responsabili della comunicazione e dello sviluppo, degli educatori e naturalmente di tutte le persone che visiteranno la mostra dopo l’inaugurazione.
Al museo di Susanna Mattiangeli, ill. Vessela Nikolova (Topipittori): Parte di una serie che racconta il mondo dal punto di vista dei bambini, Al museo descrive l’incontro con l’arte all’interno delle sale di un museo attraverso la voce di una bambina che affronta la gita scolastica con occhi e orecchie ben aperti nella speranza di raccogliere segreti. “Il museo dà le risposte o almeno ci prova” spiega infatti la bambina. “I segreti no, quelli li devi scoprire da te.”
Il museo delle mie cose di Emma Lewis (trad. Maria Pia Secciani, Clichy): Vincitore del Bologna Ragazzi Award come Opera Prima nel 2017, questo albo illustrato esplora le varie tipologie di museo, “edifici molto grandi pieni di cose antichissime e stranissime provenienti da tutto il mondo”. Il punto di vista è ancora una volta quello di una bambina, e il viaggio si conclude infatti nella sua cameretta, che ospita il “museo delle sue cose” che dà titolo al libro. L’albo si conclude con una serie di domande rivolte al lettore, perché possa immaginare nuove collezioni e nuovi musei.
Kubbe fa un museo di Ashild Kanstad Johnsen (trad. di Virginia Ponciroli, ElectaKids, fuori catalogo): Ogni martedì Kubbe esce per una passeggiata e raccoglie tutte le cose che ai suoi occhi paiono straordinarie. Segue un lungo lavoro di catalogazione, finché la nonna non gli propone di creare un museo…
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