Martedì 6 dicembre – Si è svolto la scorsa settimana all’Università di Perugia, giovedì 1 e venerdì 2 dicembre, un convegno scientifico internazionale su La lettura ad alta voce condivisa, a cura di Federico Batini, M. Ermelinda De Carlo e Giusi Marchetta: due giorni per fare il bilancio di un lungo e articolato percorso di ricerca attorno agli effetti della lettura ad alta voce.

“La lettura ad alta voce intensiva di storie condivisa ha mostrato, sul campo, le proprie potenzialità: il gruppo di ricerca che organizza il convegno ha osservato importanti effetti linguistici, sulle abilità di comprensione di testi scritti e orali, benefici cognitivi, guadagni sulle abilità di comprensione, sviluppo dell’intelligenza, incremento delle capacità di gestione delle proprie emozioni e della comprensione delle emozioni altrui, vantaggi in termini di prosocialità e persino sulle abilità motorie” dichiara Federico Batini. “Crediamo di poter affermare che i sistemi educativi e di istruzione non possano farne a meno.”

Simone Giusti dell’Università di Siena ha discusso di lettura come esperienza estetica, Moira Sannipoli dell’Università di Perugia delle pratiche inclusive legate alla lettura, Emanuele Castano dell’Università degli Studi di Trento della lettura in relazione alla comprensione degli altri. Sono stati presentati i risultati dei primi tre anni di Leggere:Forte! in Toscana, e di tanti altri progetti, come Ad Alta Voce Porta Palazzo; si è parlato di gruppi di lettura in carcere, di lettura da alta voce con anziani affetti da declino cognitivo, di albi illustrati al museo, di comunità educanti, di lettura digitale e tanto altro.

L’obiettivo, più volte espresso dagli organizzatori, è costruire un dialogo continuo tra la istituzioni educative e la ricerca sulla lettura, e una comunità sempre più consapevole del potere delle storie e di come tante storie diverse possano contribuire a migliorare la società in cui viviamo. L’estratto del convegno si può scaricare e consultare integralmente.