Un inno all’immaginazione, al suo potere salvifico e al suo carattere inesauribile.
Elefanti in metropolitana, grandi conigli volanti, code di drago che sbucano nel grigio delle città. Lune pallide che abbandonano il cielo, pietre blu malinconiche, lampade magiche per sognare desideri. I libri di Jimmy Liao sono un inno all’immaginazione, al suo potere salvifico e al suo carattere inesauribile. È senza dubbio questo il fulcro dell’opera di questo grande autore di Taipei, giunto in Italia nel 2011 grazie alle Edizioni Gruppo Abele e all’associazione Amici di Jimmy, ma già conosciuto e amato nel resto del mondo (soprattutto asiatico) da quasi vent’anni. La voce dei colori può servire da esempio, e offrire un punto d’accesso privilegiato al mondo caleidoscopico di Jimmy Liao. L’inno alla fantasia di questo illustratore affonda le radici nella quasi-cecità della giovane protagonista. Le immagini possono raccontare le creazioni della nostra mente, ma l’immaginazione è invisibile, impalpabile. È ciò che non vediamo, il mondo che si spalanca davanti a noi quando chiudiamo gli occhi. È prima di tutto uno sguardo interiore, capace di cogliere il fruscio di una farfalla nella frenesia della città. “Ho cominciato il mio viaggio quell’anno in cui ho gradualmente iniziato a perdere la vista”, dice la ragazzina, ferma sulla soglia della metropolitana. Jimmy Liao ci invita a seguirla, su e giù dai convogli, salendo e scendendo da scale senza fine. Sui treni viaggiano omini di latta, lupi cattivi, mostri a pois; ogni fermata è la tappa di un lungo itinerario nell’incanto. Ma che cosa stiamo cercando? Ci sarà qualcuno ad attenderci alla fine del viaggio? La fantasia nei libri-matrioska di Jimmy Liao, che nonostante la vivacità delle immagini e dei colori sono intrisi di una (splendida) malinconia sotterranea, offre un rifugio, a volte rassicurante e a volte spaventoso, per chi si sente solo. Il potere salvifico dell’immaginazione ci dona coraggio e ci protegge dalla solitudine. Come accade ai due bambini protagonisti di Una splendida notte stellata, isolati dal mondo dei coetanei, con genitori assenti o distanti. Quando sono insieme gli autobus spiccano il volo, per strada incontrano cespugli a forma di grandi conigli, i bulli della scuola si possono sconfiggere trasformandosi in draghi e la fuga dalla città diventa tutt’a un tratto possibile. Anche il piccolo protagonista de La luna e il bambino (con un omaggio alle creature selvagge e ai mondi di Sendak) affronta la solitudine con un’amicizia speciale, fatta di assenza e attesa, di separazioni e ricongiungimenti. Quando gioca con la luna, nessuno può raggiungerlo: insieme diventano forti e invincibili.
Dove gli illustratori tolgono e selezionano per arrivare al formato classico dell’albo illustrato, Jimmy Liao aggiunge e moltiplica. E con questo arriviamo al carattere inesauribile dei suoi libri-catalogo o dei suoi libri-matrioska, dentro i quali si precipita come Alice nella tana del coniglio, con la sensazione di non poterne uscire più. The Blue Stone, non ancora tradotto, è l’avventura di una grande pietra blu portata via dalla sua foresta, che cambia forma, si spezza, sente nostalgia delle proprie origini e, trasformazione dopo trasformazione, viaggia per tornare al mondo dal quale è stata strappata. Tra le pagine dei libri-labirinto di Liao troviamo animali, paesaggi urbani, cataloghi di Abbracci, mutazioni inaspettate, frammenti di fiabe e racconti, citazioni dalla storia dell’illustrazione, del fumetto e dell’arte (a volte esplicite come per Van Gogh in Una splendida notte stellata, altre più implicite). Il labirinto stesso è uno scenario molto amato dall’autore, i cui personaggi tendono a perdersi, ad avventurarsi, a vagare senza meta: “Era come se vivesse in una sorta di labirinto floreale e non gli importasse di dove fosse l’uscita”, leggiamo tra le pagine di Una splendida notte stellata, una frase che può diventare metafora del lavoro di Jimmy Liao. Non ho memoria di suoi albi da trentadue pagine: tutti quelli che ho sfogliato visitando lo stand di Taiwan alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna ne avevano almeno cento. I suoi libri sono l’esplosione dell’albo illustrato, piccoli romanzi per immagini, dove anche la parola ha grande importanza. Jimmy Liao è infatti un autore completo, che firma testi poetici, semplici e diretti, tradotti e adattati in italiano dalla bravissima Silvia Torchio. Le parole talvolta si accordano all’immagine, quasi descrivendola, ma più di frequente seguono strade parallele, più ancorate alla realtà o al bisogno di esprimere i sentimenti dei personaggi, lasciando all’illustrazione il compito di mostrare ciò che non esiste: creature misteriose e paesaggi incantati.
Inesauribili sono le pagine, ma anche i colori. Nelle tavole dell’ultimo libro di Jimmy Liao pubblicato in Italia, Se potessi esprimere un desiderio…, la sua sconfinata tavolozza ad acquarello diventa un arcobaleno di sogni e speranze. “Il giallo esprime i suoi desideri nella luna e nelle banane”, leggiamo sulle strisce di colore tra le quali corre il bimbo protagonista. “Lo smeraldo esprime i suoi desideri nelle gemme. L’azzurro esprime i suoi desideri nel cielo, nell’oceano e nelle stelle”. Ma la forza creativa di Jimmy Liao non viene meno neppure quando sceglie di disegnare in bianco e nero. In Italia non sono ancora arrivati suoi libri totalmente privi di colore, a partire da Secrets in the forest che ne ha segnato l’esordio, ma troviamo qualche esempio di tavole in bianco e nero proprio tra le pagine di Se potessi esprimere un desiderio, dove i sogni dei bambini sfilano davanti ai nostri occhi come in un catalogo.
Per chi desidera conoscere meglio questo autore, consiglio di entrare nel suo sito ufficiale, senza preoccuparsi dei testi. Esploratelo senza mappa. Immaginate di essere i bambini dei suoi libri, che viaggiano liberi da aspettative e scoprono meraviglie ad ogni angolo. Vi imbatterete nelle copertine dei suoi libri, entrerete nei suoi boschi, vedrete i suoi personaggi prendere forma nel mondo attraverso installazioni urbane e infine vi perderete nei cortometraggi nati dai suoi libri non ancora tradotti: A fish with a smile (1998, anno dell’esordio) o Kiss & Goodbye (novità del 2015), sei minuti di viaggio su rotaie dove ritroviamo molti personaggi di nostra conoscenza, dallo scorbutico leone di Abbracci ai due amici di Una splendida notte stellata.
Sul numero di dicembre (Andersen n.328) anche un approfondimento di Walter Fochesato su “Se potessi esprimere un desiderio…”, una testimonianza della traduttrice di Jimmy Liao Silvia Torchio e l’intervista raccolta da Caterina Ramonda durante il Festival Tuttestorie di Cagliari, dove Liao ha condotto un workshop e ha incontrato i suoi lettori.
[Questo articolo è stato pubblicato su Andersen n.328 – dicembre 2015. Scopri il resto del numero qui.]