I vincitori del concorso letterario Giana Anguissola

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Il logo del concorso

NARRATIVA INEDITA PER RAGAZZI

1° classificato: “Chi li ha visti?” di Emanuela Da Ros

Motivazioni – Per l’analisi attenta e divertente dei protagonisti; per il linguaggio fresco e la capacità di amplificare gli stati d’animo dei protagonisti; per aver affrontato temi come l’amicizia, il rapporto coi genitori, le conflittualità adolescenziali, il primo innamoramento, inserendoli in una trama coinvolgente e ricca di colpi di scena e di avventure.

Sinossi – Carlotta ha appena terminato le scuole medie e come premio attende una vacanza al mare con la sua amica Dada. Trascorrerà, invece, le ferie estive ad Apice, piccolo paese in provincia di Benevento, con la temutissima cugina Paola a casa della nonna Marcella. Il piccolo paese sperduto nella afosa campagna campana, in parte ricostruito dopo il terremoto del 1962 e conosciuto anche come paese delle streghe, riserverà però molte sorprese e avventure alle due ragazze. Oltre la collina, Carlotta scoprirà Apice vecchia, luogo disabitato in cui le tracce di Carlotta e dell’amico Arturo si perderanno. Avrà così inizio la ricerca: “Chi li ha visti?”.

Emanuela Da Ros, vincitrice della sezione Narrativa per ragazzi (foto di Juan Carlos Marzi)

Emanuela Da Ros è docente, giornalista e autrice per ragazzi. Ha pubblicato diversi libri per giovani lettori e Youg Adults con le maggiori case editrici italiane (Feltrinelli, EL, Giunti, Nuove Edizioni Romane, Sinnos…). Il suo esordio nel mondo della letteratura per ragazzi avviene nel 2000 quando vince il premio Pippi Calzelunghe alla Fiera internazionale del Libro per Ragazzi di Bologna, con un inedito poi pubblicato da Feltrinelli. Con il libro La storia di Marinella. Una bambina del Vajont (Feltrinelli Kids, 2015) si è aggiudicata il Premio Selezione Bancarellino 2016 e il libro è inserito nel White Ravens 2016. Con Bulle da morire ha vinto il premio Il Gigante delle Langhe nel 2019.

 

2° classificato: “11” di Malusa Kosgran

Motivazioni – Per la narrazione in prima persona che prende per mano il lettore proiettandolo in una storia avvincente, che coniuga introspezione e avventura; per il procedere della trama, che si snoda a capitoli alterni raccontando in parallelo le storie delle due protagoniste, fino a quando le loro vicende si intrecciano; per l’originale gioco dei paradigmi olfattivi in cui ogni odore richiama alla mente un particolare sentimento o aspetto della realtà.

Sinossi – Manuela ha poco più di 11 anni, è una ragazzina allegra, dinamica cresciuta in una famiglia serena; Walery ha 13 anni, è taciturna, scontrosa e vive con sofferenza la separazione dei propri genitori. Una partenza e un ritorno dalle vacanze estive nella stessa casa affittata in Grecia mette in contatto la storia di Manuela con quella di Walery. Nella casa vacanza, Gaia, la nonna di Manuela, sente un profumo di tristezza e coinvolge la nipote nella ricerca dell’origine di quell’odore. Le indagini portano alla luce una fotografia strappata: un mistero che, una volta svelato, segnerà l’inizio di un’amicizia importante.

Malusa Kosgran, pseudonimo di Giustina Chiara Porcelli, è nata a Milano nel 1974 e quando aveva un anno si è trasferita in Puglia, a Bisceglie, con la sua famiglia. Soggettista, sceneggiatrice di fumetto, autrice di tre romanzi e illustratrice, gestisce il blog Le Storie di Malusa. Oltre a collaborare con diverse case editrici e magazine, Malusa Kosgran ha pubblicato chick-lit, racconti, albi illustrati e i romanzi La prima donna (Morellini, 2019), NUPDA Neanche una Parola D’amore (Meridiano Zero, 2016) e In attesa degli altri trasmettiamo musica da ballo (Bookabook, 2019).

 

3° classificato: “Le galline di Flora” di Rita Patrizia Petruccione

Motivazioni – Per lo stile lineare, chiaro e immediato; per il lessico ricco di riferimenti al contesto storico-culturale del dopoguerra e per l’originalità della trama, in grado di coinvolgere il giovane lettore che può condividere emozioni, piccole paure e gioie che – nonostante le epoche diverse – fanno parte da sempre del percorso di crescita.

Sinossi – Nel secondo dopoguerra in un quartiere alla periferia di Genova, Flora, Letizia e Silvana, tre ragazzine di nove-dieci anni, vivono un’amicizia sincera e pura insieme anche alle due galline di Flora, che vengono trattate come animali da compagnia. Una mattina un incidente sconvolge la vita di Flora: il papà, fattorino, viene investito in bicicletta mentre sta consegnando alla propria ditta la borsa con gli stipendi e, successivamente, viene accusato di aver sottratto il denaro scomparso. Il fatto innesca una serie di gravi sconvolgimenti nella vita di Flora. Ma quando le sue amiche scoprono qualcosa di strano sulla bici del papà di Flora, che le convince della sua innocenza, iniziano a indagare.

Rita Patrizia Petruccione è nata a Genova nel 1949 e vive in Riviera. Dopo la laurea in lettere, insegna italiano e latino al liceo e da quando ha lasciato la scuola si è dedicata alla scrittura di racconti, favole e romanzi, partecipando a tanti concorsi e aggiudicandosi numerosi riconoscimenti. Con il suo primo romanzo Kalipygia ha vinto il primo premio al sesto Concorso Letterario Nazionale Pagine di territorio Storie di uomini e paesi, organizzato dal Comune di Crova (Vc). Il suo secondo romanzo, Passioni Svelate è edito come ebook, il terzo è un poliziesco incentrato su una vicenda di terrorismo.

LEGGI ANCHE: Il bando del concorso 

RACCONTI INEDITI PER RAGAZZI

1° classificato: “C’è un vichingo giù in cortile” di Paolo Valsecchi

MotivazioniPer una storia in cui il tema della pandemia e della diversità appaiono quasi pretesti per dare vita a una vicenda in cui i veri protagonisti sono la fantasia e il senso profondo dell’amicizia, in grado di superare ogni diffidenza nei confronti dell’altro.

Sinossi – Il protagonista, da poco trasferitosi a Milano, si trova a dover affrontare la noia della clausura imposta dalla pandemia di Covid-19. Si trova così a giocare in cortile con Pietro, un ragazzino che abita due piani sopra a lui, e nasce un’amicizia. Pietro lo porta a scoprire tutto sull’esploratore norvegese Fridtjof Nansen, divertendosi a fingere di trainare slitte, evitare iceberg, scoprire luoghi freddissimi e incontaminati. Terminato il lockdown, i ragazzi possono ricominciare a giocare all’aperto e a ritrovarsi nel parco, dove però Pietro rifiuta ogni invito a stare con gli altri. Il protagonista scoprirà che la causa è la “Sindrome di Asperger” di cui Pietro è affetto, ma la loro amicizia aiuterà Pietro a “trasformarsi” nel suo amatissimo Nansen e a “rompere il ghiaccio” con gli altri ragazzi.

Paolo Valsecchi ha 30 anni, è un giornalista pubblicista e funzionario pubblico. Ha collaborato con diverse testate locali del territorio di Lecco, dove vive, occupandosi in particolare di cronaca e politica. Si occupa anche di comunicazione istituzionale e ghostwriting.

 

2° classificato: “Le domande di Nina” di Michela Guidi

Motivazioni – Per storia allegra e originale scritta con un linguaggio semplice e fantasioso, adatto a bambini del primo ciclo della scuola primaria.

Sinossi – In via Santo Papero, via Grattarola e viale Monte Mago, tre strade di un piccolo quartiere tra il parco e il mare, il più delle volte i residenti si limitano a parcheggiare ed entrare in casa. Dall’alto del terrazzo di una palazzina, poco prima dell’ora di cena, una vocina rompe il silenzio facendo domande ai passanti. È la piccola Nina, che con la sua innocenza e curiosità smuove le relazioni di vicinato e porta gli abitanti della strada, che per anni a fatica si erano rivolti mezzo cenno di saluto, a rendersi conto di quanto sia bello fermarsi un momento per scambiare due parole con i vicini di casa.

Michela Guidi è laureata in Conservazione dei Beni culturali e da oltre quindici anni lavora come bibliotecaria a Rimini, dove vive col marito e il figlio. Nel 2017 ha vinto il Trofeo Baia delle Favole nell’ambito del Premio Andersen di Sestri Levante con la fiaba “Valblabla”, poi diventata un libro per Feltrinelli Kids con il titolo “La leggenda del paese dove nascono le parole” (2019). Sempre nella stessa collana ha pubblicato “Ecciù! La biblioteca ha il raffreddore” (2020), che nella versione originaria aveva vinto il Premio Infanzia Sardegna nel 2019 per la sezione inediti.

 

3° classificato: “Il paese del tè” di Isabella Misurelli

Motivazioni – Per l’originalità della narrazione, che in modo poetico e metaforico racconta di una malattia che colpisce inaspettatamente una piccola comunità, richiamando il dramma che stiamo vivendo nella lotta al Coronavirus.

Sinossi: In un paese dove si coltiva solo tè, una bambina ha il dono di leggere nei fondi delle tazze il futuro di chi le sta di fronte. Da gioco divertente diviene aiuto per sconfiggere una malattia incurabile che ha colpito la piccola comunità. Come un oracolo la Natura parla attraverso di lei per comunicare agli uomini.

Isabella Misurelli è nata a Bari nel 1976. Diffonde la sua idea di teatro e la sua idea di scrittura attraverso progetti e attività tenuti soprattutto nelle scuole e come volontaria Unicef. Con l’intento di avvicinare un pubblico di giovani al teatro, scrive e mette in scena la tragicommedia intitolata “Sottopassaggio”. Ha operato nel Carcere Femminile di Trani, sviluppando con le detenute un laboratorio di scrittura da cui è nato il libro “Parole Fuori- Non fare come me, fai meglio di me”. Attualmente si occupa di storytelling per le aziende.

 

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