Caterina e i capellosi di Alessandro Tota, Canicola
Le guerriere della Valle di Jonathan Garnier e Amélie Fléchais- trad. di Stefano Andrea Cresti, Tunuè
Omero. Odissea di Seymour Chwast – trad. di Fiorenza Conte, Quodlibet
Imprese… epiche
I genitori della bambina protagonista di Caterina e i capellosi di Alessandro Tota, sono impegnati a esplorare gli abissi e a costruire mongolfiere, così Caterina vive tutta sola in una casa speciale (proprio come Pippi Calzelunghe), va in giro rigorosamente a piedi nudi e ha una foltissima chioma bionda, che al bisogno può trasformarsi in paracadute e che probabilmente contribuisce alla sua incredibile forza. Quando incontra i due bambini della gang dei Capellosi non possono che iniziare incredibili avventure. Tutt’altra atmosfera ne Le guerriere della Valle di Jonathan Garnier e Amélie Fléchais, qui siamo in una valle sospesa tra immaginari nordici e fantasy, in cui sono restate solo le donne, i bambini e gli anziani; gli uomini sono partiti da anni per una guerra lontana e le donne si sono così organizzate anche con un ordine di guerriere pronte a fronteggiare le oscure forze del male che incombono. Con Omero. Odissea del maestro statunitense del design Seymour Chwast ci troviamo invece di fronte a una singolarissima eppur fedele versione del celeberrimo capolavoro della classicità. Singolarissima perché capace di attraversare il tempo e godere di ambientazioni del tutto inaspettate, dentro a un futuro fantascientifico.
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