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Il signor G. della Cooperativa Il treno
Per aver realizzato un progetto che sottolinea al meglio la potenzialità del digitale come mezzo di inclusione. Per la capacità di integrare i diversi linguaggi – testo, traduzione in lingua dei segni e illustrazione – in un ebook di grande equilibrio grafico che esalta la storia originale. Per la scelta di un testo di grande qualità che, in questa traduzione e in questo formato, può avvicinare i lettori alla lingua dei segni.
La recensione di Caterina Ramonda su ANDERSEN 338 (dicembre 2016)
Le nuove tecnologie associate alle buone narrazioni di cui già disponiamo in cartaceo possono dare vita a buone pratiche a vantaggio di tutti. Ne sono ottimo esempio due ebook nati da storie conosciute e apprezzate per la qualità grafica e la profondità del testo: Il signor G. di Gustavo Roldán, edita da La Nuova Frontiera junior, e Fortunatamente di Remy Charlip, pubblicata da Orecchio Acerbo e vincitrice nel 2011 del Premio Andersen come miglior libro 6-9 anni.
L’ebook interattivo affianca al testo e alle illustrazioni della versione originale un video in cui due attori interpretano la storia, uno leggendola in italiano, l’altro proponendola nella lingua dei segni, affiancati in modo da dare pari dignità ad entrambe e permettere così a udenti e non udenti di godere insieme della narrazione. L’attenzione alla grafica fa sì che il video (in parti- colare nel caso de Il signor G.) sia inserito in ogni pagina in modo da non interferire né con le illustrazioni né con il testo, riuscendo quindi al meglio nell’intenzione di piena inclusività che il progetto si prefigge.
Gli ebook sono realizzati dalla cooperativa romana Il Treno (www.iltreno33.it),nata nel 2005 con l’intento di stimolare i bambini all’incontro con la diversità, linguistica o meno, di proporre il gioco come strumento di incontro con l’altro e di promuovere la lettura.
Tra i diversi materiali prodotti in LIS in questi anni e acquistabili tramite il loro sito, ricordiamo in particolare la collana “Primi segni”, otto cartonati quadrati che insegnano le prime parole in lingua dei segni per ambiti (mare, montagna, città, casa, giochi, vestiti, a tavola) e la traduzione di due fumetti francesi che introduco- no alla storia della lingua dei segni. Jean il sordo e La figlia di Jean, adatti a partire dagli 11 anni, sono ambientati a Parigi al tempo della Rivoluzione francese e raccontano insieme la condizione di marginalità delle persone sordomute e l’insegna- mento della LIS da parte di figure storiche come l’Abate de l’Épée, dando una testimonianza della sua evoluzione e spiegando anche nelle pagine finali le scelte fatte per disegnarne i segni da parte di Dano, illustratore sordo la cui esperienza di vita contribuisce sicuramente alla loro resa sulla pagina.
Tutti i vincitori della trentaseiesima edizione
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