Newbery Medal 2005: Kira-Kira by Cynthia Kadohata (Atheneum Books for Young Readers/Simon & Schuster)
Kira Kira – Cynthia Kadohata – traduzione di Alessandra Orcese, Milano, Mondadori, 2006, 240 pagine, 7,50 Euro
Kira-kira, che in giapponese significa “scintillante”, è la prima parola pronunciata da Katie. Ad insegnargliela è sua sorella Lynn, sotto un cielo coperto di stelle. Ma non si tratta solo di una parola: kira-kira rappresenta un modo particolare di vedere il mondo; un atteggiamento positivo nei confronti della vita, fatto di entusiasmo e curiosità, di progetti e desideri, che la sorella maggiore trasmette alla minore. Un piccolo bagaglio di sogni che Katie porterà sempre con sé, anche dopo la morte di Lynn per leucemia. L’ottimismo, la tenacia e la fiducia nel futuro sono essenziali per le due sorelle, poiché la vita della famiglia Takeshima non è mai stata semplice. Dopo il fallimento di un piccolo negozietto alimentare in Iowa, Katie e Lynn sono state costrette a trasferirsi in Georgia con i genitori, che hanno trovato un posto come operai nella più grande industria di polli del paese. I turni in fabbrica sono estenuanti, non sono ammesse le organizzazioni sindacali e neppure le pause per andare in bagno (i dipendenti indossano dei pannoloni). E poi c’è il razzismo, la necessità di integrarsi, il desiderio di mantenere le tradizioni giapponesi e una condotta fin troppo prudente, che impedisce ai genitori di ribellarsi alla propria situazione.
Con questa toccante storia, ambientata nell’America degli anni Cinquanta, Cynthia Kadohata ha esordito nel mondo della letteratura per ragazzi e ha vinto la Newbery Medal nel 2005. Kira Kira, tradotto da Alessandra Orcese, è inoltre tra i primi libri ad essere pubblicati nella serie Gaia dei nuovi Junior, gli storici tascabili Mondadori oggi ripensati dal punto di vista grafico. Le vicende della famiglia Takeshima, dal giorno del trasferimento in Georgia al periodo appena successivo alla morte di Lynn, sono raccontate dal punto di vista e con le parole di Katie. Ed è proprio questa prospettiva “dal basso” – la narrazione attraverso gli occhi della protagonista-bambina che non può comprendere tutto quello che accade – a costituire il punto di forza di Kira Kira, a renderlo dolce e in certi tratti anche divertente: un romanzo che narra l’indissolubile legame tra due sorelle, unite dalla forza dei sogni e dei desideri.
(mara pace – Andersen)
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