LE RECENSIONI DI ANDERSEN

Dieci fiabe illustrate per i giorni di festa

Mercoledì 18 dicembre – Tra gli oltre quarantacinque titoli recensiti su Andersen n.418 – dicembre 2024, nei consueti spazi “Vetrina” e “Scaffale” dedicati alle ultime novità editoriali, Walter Fochesato racconta Raperonzolo (Camelozampa), una fiaba dei fratelli Grimm illustrata da Ericavale Morello.

Un libro che, già dalla scelta del formato, si pone in un dialogo attento con la storia narrata, scegliendo di porre la rilegatura sul lato corto, per sviluppare in altezza le immagini. 

“Ericavale Morello” scrive Walter Fochesato, “stupisce per l’assoluta e originale libertà di un sogno capace di unire, quasi ossimoricamente, lievità e grazia a una marcata corposità e intensità, per segno e colori.”

Per accompagnare questa lettura, vi consigliamo altri dieci albi fiabeschi da leggere insieme nei giorni di festa: edizioni preziose, curate nel testo e nelle immagini.

Biancaneve di Jacob e Wilhelm Grimm, illustrazioni di Nancy Ekholm Burkhert (Camelozampa), tra i finalisti del Premio Andersen 2023, fu proposto per la prima volta in Italia nel 1974 da Rosellina Archinto. Tornato finalmente sugli scaffali, rappresenta l’esempio perfetto di fiaba illustrata: una traduzione accurata e rispettosa dell’originale, firmata da Bruno Berni, che si alterna a illustrazioni raffinate e di grande impatto emotivo.

Hansel e Gretel di Anthony Browne, traduzione di Sara Saorin (Camelozampa), è un albo illustrato che sorprende per la profondità delle immagini, che si offrono a molteplici letture, come sempre accade nelle opere dell’autore. Il testo è quello originale, ma l’ambientazione visiva traporta la vicenda negli anni Ottanta, quando il libro fu pubblicato per la prima volta.

Sempre dalla collana “Incanti e destini” di Camelozampa, ricordiamo Cappuccetto Rosso di Jacob e Wilhelm Grimm, illustrato da Lisbeth Zwerger e tradotto da Bruno Berni. Un albo che riprende l’edizione per bambini del 1857 e che resta nella memoria prima di tutto per la sequenza dedicata alla vestizione del lupo. Le illustrazioni focalizzano l’attenzione sui dettagli, fanno spazio per l’essenziale, e incantano lo sguardo con la loro delicatezza, attraversata da inquietudine. Tra le numerose edizioni di Cappuccetto Rosso, ricordiamo anche il titolo illustrato ad arte da Kveta Pacovskà. 

Il re nudo di Hans Christian Andersen, illustrazioni di Albertine, presenta la fiaba integrale nella traduzione di Daniela Iride Murgia (Topipittori). Albertine utilizza un preciso tratto di china, dando vita a immagini minuziose che mostrano con divertita ironia l’eleganza degli abiti dell’imperatore e la messinscena architettata dai sarti truffatori. L’assenza di colore mette in evidenza le espressioni dei personaggi e la grande cura che l’autrice dedica ai dettagli.

I vestiti nuovi dell’imperatore di Steven Guarnaccia, tradotto da Aurelia Di Meo (Corraini), appartiene a una fortunata serie dell’autore, che comprende anche I tre porcellini, Riccioli d’oro, Cenerentola. Dai risguardi emerge la chiave di lettura scelta dall’illustratore, che si diverte a giocare con la storia della moda, strizzando l’occhio al lettore adulto. Al tempo stesso, però, l’albo celebra l’infanzia, contrapposta a un’età adulta incapace di vedere.

I tre porcellini, raccontati da Giusi Quarenghi e disegnati da Chiara Carrer (Topipittori), si apre con una variante rispetto al testo classico della fiaba: “i tre porcellini erano in realtà due più uno, anzi una: due porcellini e una porcellina.” Una riscrittura che capovolge e al tempo stesso resta fedele, e dove le parole entrano in perfetto accordo con il tratto dell’illustrazione e il movimento creato sulla pagina da Chiara Carrer.

Il brutto anatroccolo di Hans Christian Andersen (Zoolibri), tra i finalisti del Premio Andersen nel 2019, è illustrato ad arte da Veronica Ruffato, giovane talento dell’illustrazione contemporanea italiana dal tratto onirico e suggestivo, ricco di invenzione e sorprese.

La fiaba di Cenerentola di Charles Perrault (La Margherita), nella traduzione di Carlo Collodi, è illustrata da Roberto Innocenti, tra i nomi più significativi dell’illustrazione contemporanea italiana, che sceglie di ambientare la vicenda a Londra degli anni Venti, con grande attenzione ad ambienti, abbigliamento e acconciature. (Nella fotografia vedete in realtà l’edizione di C’era una volta… con le illustrazioni di Innocenti e la traduzione di Andrea Molesini).

Ne Il pesciolino d’oro di Aleksandr Puskin, illustrato da Elena Ceccato (Carthusia), il pescatore indossa abiti umani, ma ha sembianze da furetto. Un racconto che invita a riflettere sul possesso, il desiderio e la libertà. Nella stessa collana di Carthusia, sempre illustrate da Elena Ceccato, appaiono diverse altre fiabe, da Pollicina a L’usignolo

Cola Pesce, illustrato da Simona Mulazzani (Mondadori), appartiene a una collana illustrata dedicata alle fiabe di Italo Calvino. Simona Mulazzani disegna la Sicilia, il mondo sopra e sotto la superficie del mare, assoluto protagonista della narrazione. 

[Selezione a cura di Mara Pace e Barbara Schiaffino]

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