Il sarto di Gloucester di Beatrix Potter

Tra i dieci romanzi consigliati da Andersen per raccontare il Natale, c’è Il sarto di Gloucester, tra i finalisti del Premio Andersen 2016 – categoria “Libro mai premiato”. Dal nostro archivio, pubblichiamo la recensione di Walter Fochesato.

Il nome di Beatrix Potter non ha bisogno di presentazioni, si tratta pur sempre di una delle maggiori figure dell’illustrazione del ‘900 e in Inghilterra i suoi libri sono ancor oggi diffusissimi e amati, mentre i suoi personaggi hanno conosciuto e conoscono decine e decine di imitatori e i più disparati usi nel campo del merchandising. Purtroppo, in Italia i suoi piccoli e raffinati albi illustrati non hanno mai avuto un vero successo.

Ricordo – in anni lontani – un cofanetto per le Emme Edizioni di Rosellina Archinto e quindi una bella edizione per Sperling & Kupfer nella traduzione di Donatella Ziliotto. Ed è proprio qui che apparve questa magnifica storia natalizia che Interlinea ripropone oggi in una nuova e curatissima traduzione. Particolarmente efficace mi sembra l’idea di non tradurre alla lettera le filastrocche che i topini snocciolano mentre cuciono nel laboratorio del sarto ma di adattarle alla tradizione italiana, con esiti quanto mai felici e divertenti.

Ma perché un folto numero di roditori cuce con agugliate di rara precisione? Agghindati di tutto punto, come tutti gli animali antropomorfizzati della Potter, hanno preso il posto del sarto ammalato e costretto a letto per tre giorni. Tutto ciò mentre il Natale è alle porte e lui deve far fronte ad una commessa importantissima per il sindaco di Gloucester che si sposa a mezzogiorno e al quale deve recapitare una elegantissima giacca color ciliegia. Vi è poi, indispensabile nell’economia della storia, con le sue bizze e le sue furbizie dai dubbi esiti, Simpkin, il gatto del sarto, una sorta di singolarissimo servitore che esce di casa per far compere e quant’altro. Siamo quindi nel territorio di un pacato realismo magico, tipico di una storia dell’Avvento: considerando –altresì- che a quanto mi risulta si tratta dell’unica opera della Potter in cui compaiono gli uomini.

Un altro pregio del volumetto è l’ottima riproduzione delle tavole (così non era per l’edizione Sperling). Giusto per esaltare il segno morbido e fresco della Potter con tavole vellutate e cesellate fin nei minimi particolari. Una sottolineatura particolare per le scene di vita cittadina dove gli edifici, la neve e il ghiaccio mostrano una luminosità e un’intensità di matrice impressionista (o turneriana, giusto per rimanere nel Regno Unito?).
(walter fochesato – ANDERSEN 328 | dicembre 2015)

Il sarto di Gloucester di Beatrix Potter
Trad. di Marina Vaggi
Interlinea, 2015, pp. 48, euro 10

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