L’emeroteca nelle biblioteche di pubblica lettura: un’occasione per guardare al panorama dei periodici per ragazzi in Italia.
Fare i conti coi tagli del bilancio della biblioteca civica e con la revisione degli abbonamenti ai periodici, sapendo di doverne comunque disdire, può essere occasione per una panoramica di quel che offre il mercato editoriale e per decidere, insieme ai colleghi, cosa fare nella sezione ragazzi: abbiamo lo spazio adatto per mettere in vetrina anche le riviste? Ci ricordiamo di parlare anche di queste proposte quando presentiamo la collezione della biblioteca a bambini e ragazzi? Ha senso uno spazio di emeroteca per i lettori più giovani anche nelle biblioteche più piccole del Sistema Bibliotecario?
Al di là delle riflessioni e degli interrogativi su spazi e gestione del posseduto, la prima questione è senza dubbio che cosa posso scegliere di offrire ai ragazzi in termini di “edicola” nel momento in cui decido di attivare anche questo servizio in biblioteca.
La prima grande scrematura è presto fatta e può essere relativa a quei periodici che fanno anche informazione oltre ad offrire storie, giochi, spunti per attività manuali.
L’esperienza di “Popotus”, supplemento bisettimanale di “Avvenire”, è quella di un vero e proprio giornale che si propone con successo di tradurre l’attualità in un linguaggio a portata dei bambini. I supplementi – come può essere l’appena nato “B! Ragazzi”, inserto staccabile del periodico “Barr!cate”, curato da Hamelin per i ragazzi tra 8 e 12 anni; mentre l’avventura di “Pupù”, il supplemento letterario domenicale di “Pubblico” si è conclusa nel dicembre scorso, dopo soli tre mesi di pubblicazione – aprono però un problema a livello di abbonamento, per cui posso vantarne la presenza in area ragazzi solo se la biblioteca è abbonata al periodico-madre.
Se voglio dare ai ragazzi informazione scientifica ecco il mensile “Focus junior”, accattivante tanto nella grafica e nei servizi su cartaceo quanto nelle proposte sul sito collegato, con le varianti di “Pico”, sempre mensile e dedicato ai lettori tra 3 e 6 anni, e di “Focus Wild” per chi è appassionato di animali e vuole sapere tutto, ma proprio tutto su di loro. Se voglio avere uno sguardo sull’arte “Dada”, trimestrale agile nelle sue tre rubriche (che invitano rispettivamente ad approfondire; ad immaginare attraverso racconti e fumetti; a fare) è utile supporto anche per insegnanti, operatori culturali e genitori.
Ogni settimana la storica testata “Il Giornalino” (fondata nel 1924) propone fumetti, notizie, approfondimenti su personaggi del mondo della musica e dello sport, giochi e risponde alle curiosità dei lettori. È uno dei periodici San Paolo, come il mensile “G Baby” per più piccoli. Fanno riferimento al mondo cattolico anche molte altre testate. Da segnalare almeno: “La Giostra”, mensile per bambini tra 2 e 6 anni; “Pim Pam”, mensile per lettori tra 3 e 6 anni; “PM. Il Piccolo Missionario” per gli 8-15 anni, legato alle attività dei comboniani; “Mondo Erre”, rivolto a ragazzi tra 11 e 15 anni, di Elledici; “Messaggero dei ragazzi” per adolescenti pubblicato dal Messaggero di Sant’Antonio. Si chiama “Daf Daf” il supplemento mensile di “Pagine ebraiche” rivolto ai bambini. “L’Amico dei fanciulli”, pubblicato da Edizioni Protestanti, è invece il periodico che fa riferimento alla Chiesa Evangelica Valdese; vanta il primato di giornalino per bambini più antico d’Italia essendo pubblicato fin dal 1870.
Un classico che non può certo mancare ogni settimana tra le proposte ai giovani lettori è “Topolino”, che in realtà fa parte di una grande famiglia di periodici a marchio Disney: “Winnie the Pooh”, “Disney junior Magazine”, “Minnie & Daisy” “I classici Disney”, “I grandi classici”, “Paperinik Appgrade”, “Paperino”. I personaggi conosciuti dai bambini fidelizzano la loro attenzione quindi anche in edicola, come succede col mensile “Art Attack Magazine”, legato alla fortunata trasmissione televisiva di cui propone attività manuali varie, e con le luccicanti “Witch Magazine” e “Barbie”. Mai glitterate però quanto “Cioè”, il settimanale delle adolescenti che resiste sulla cresta dell’onda dal 1980, con gigasposter, ombretti in allegato e uscite speciali come “Teen Oroscopo”.
Discorso a parte meriterebbero poi i periodici a fumetti, veri protagonisti in edicola e nelle preferenze degli adolescenti (e non solo): dalle serie di Sergio Bonelli Editore (“Dylan Dog”, Dampyr” e “Nathan Never”, giusto per fare tre nomi) a quelle di Max Bunker Press (leggi “Alan Ford” e compagnia); dai comics superoistici americani di Marvel e DC, rispettivamente pubblicati da Panini Comics e RW Edizioni, ai manga giapponesi.
Altri personaggi già conosciuti dai bambini e che ritroviamo in edicola sono “Giulio Coniglio” e “Pimpa”, due riviste distribuite da Franco Cosimo Panini Editore che presentano ai lettori più piccoli storie, giochi, attività attraverso il mondo dei due noti animali disegnati da Nicoletta Costa e Altan. Di “Pimpa” è stata recentemente prodotta anche un’app che offre ogni mese due fumetti parlanti, due storie raccontate e sette giochi.
Tra i periodici che possiamo considerare indipendenti troviamo anche “Unduetrestella” dell’editore pugliese Lupo, una rivista-laboratorio che ruota intorno a un tema (dal lupo all’uomo nero agli animali parlanti) pubblicando le opere di autori e illustratori create per l’occasione. È trimestrale e dedicato ai bambini dai sette anni in su “Echino giornale bambino” nato dall’esperienza on line della casa editrice Mammeonline e poi trasferito su carta nell’intento di offrire ai giovani lettori cronaca, rubriche, interviste, articoli vari proprio come in un giornale per adulti. Sono invece free press – e per il momento a distribuzione limitata in alcune librerie e biblioteche – la pugliese “Yuri” che vuole regalare ai bambini illustrazione, letteratura e contenuti di qualità, ma anche giochi e divertimento, e “Spazio” bimestrale nato ad aprile 2012 a Milano con l’intenzione di offrire ai bambini uno spazio di qualità grafica e contenutistica dove trovare trattati temi importanti (ad esempio il viaggio, il corpo, le leggi). Entrambe sono caratterizzate dall’attenzione particolare per i temi e per la grafica, a voler sottolineare che il pensiero progettuale è quello di offrire ai bambini la massima qualità possibile. Medesime idee alla base di progetti presto scomparsi come il mensile “Baribal”, mensile pubblicato tra 2005 e 2006, o “Bambù”, bimensile che tra 2009 e 2011 ha proposto ai bambini storie da leggere, giochi e pagine da colorare.
Alcune testate “per grandi” dedicano ai ragazzi uno spazio on line di segnalazione di eventi, manifestazioni, novità, consigli di lettura. Si può trattare di una pagina del loro sito web – è il caso de “Il Giorno dei Ragazzi”, pagina de Il Giorno a cura di Teresa Bettarello – oppure un portale a sé – come nel caso di “Corrierino Bimbi”, a cura di Felicita Scardaccione, nato dalle rubriche dedicate ai bambini de “Il Corriere del Mezzogiorno”, e come “GdPinko”, legato al “Giornale del Popolo”, quotidiano della Svizzera italiana.
“Dubidoo” è invece un progetto di informazione rivolto agli alunni delle classi IV e V della scuola primaria, a quelli delle secondaria di primo grado e del primo biennio della secondaria di secondo grado, in cui confluiscono un quotidiano on line e un settimanale cartaceo distribuito alle classi aderenti al progetto didattico Dubischool.
Il web offre spazio per fare informazione e interagire coi ragazzi abbattendo i costi legati alla stampa del cartaceo: questo fu uno dei motivi che nel 2008, a quattro anni dalla nascita, fece optare per il passaggio on line una rivista come “Fuorilegge” che propone consigli di lettura ai ragazzi tra 11 e 15 anni e ospita le loro recensioni e commenti. Ovviamente il passaggio on line ha significato un ripensamento delle modalità di lavoro coi ragazzi, ma ha dato la possibilità di creare un contenitore che ospita anche gli articoli e le videointerviste agli autori realizzate dai ragazzi delle redazioni Fuorilegge presenti al Salone del Libro di Torino e in diversi festival letterari (Pordenonelegge, Libr’Aria).
Si trova on line anche “GiGi. Il giornale dei giovani lettori”, con una struttura a blog che si propone di dare ai giovani lettori suggerimenti di lettura e di parlare di film, giochi, eventi.
Tra i progetti innovativi e tutti italiani infine “Timbuktu. iPad magazine for children”, graficamente curatissimo che si propone di mescolare design, aspetto educativo e tecnologia per offrire un prodotto usufruibile dai bambini insieme agli adulti. Ma per leggerlo e interagire ci vuole, appunto, un iPad. E questa, anche per le biblioteche, è un’altra storia.
Questo articolo è apparso sul numero 300 di Andersen (marzo 2013), all’interno di un ricco dossier dedicato al giornalismo per ragazzi.
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