LE RECENSIONI DI ANDERSEN

Sette titoli per raccontare la morte ai bambini

Tra gli oltre sessanta titoli recensiti su Andersen n.421, nei consueti spazi “Vetrina” e “Scaffale” dedicati alle ultime novità editoriali, Daniela Carucci racconta Dove andiamo quando moriamo? di Samy Ramos (trad. di David Kelly, Ton Vilalta, Benedetta Zecchini, Corraini), un albo che esplora le infinite ipotesi sulla morte, per immaginare quello che sarà.

“Un inno alla libertà che ci fa guardare alla fine come a un momento nuovo, pieno di possibilità”, scrive Carucci. “L’albo mescola in giuste dosi crudezza e ironia, leggerezza e pensosità, portandoci ad affrontare il grande tema della finitezza in modo autentico, ma senza dramma.”

Per accompagnare questa lettura, abbiamo selezionato altri sette titoli che raccontano la morte a bambini e ragazzi, con immaginazione e poesia, in modo diretto e chiaro.

Così è la morte di Ellen Duthie e Anna Juan Cantavella, illustrazioni di Andrea Antinori (trad. di Chiara Ronchi, Logos edizioni): Un libro che, per affrontare il tema della morte, sceglie di partire dalle domande di un vasto gruppo di bambini e ragazzi, tra i cinque e i quindici anni, coinvolti nei laboratori in diversi Paesi del mondo di Wonder Ponder, progetto laboratoriale da cui nasce l’omonima collana, Premio Andersen nel 2023. L’illustratore, Andrea Antinori, è stato invitato a rispondere alle domande dei bambini con i suoi disegni, senza aver prima letto le parole di Ellen Duthie e Anna Juan Cantavella, le due autrici, che rispondono ai lettori con ironia e serietà, scavando a fondo i pensieri e suggerendo infinite altre domande. 

L’anatra, la morte, il tulipano di Wolf Erlbruch (trad. di Viola Starnone, Edizioni E/O): Indiscusso capolavoro di Wolf Erbruch, questo albo illustrato propone l’inedita immagine di una morte gentile. È la vita, infatti, che pensa agli incidenti e alle malattie: la morte accompagna, in punta di piedi, con delicatezza, verso il destino che accomuna tutti gli esseri viventi. 

Piangi cuore, ma… di Glenn Ringtved e Charlotte Parti (trad. di Claudia Valeria Letizia, Orecchio Acerbo): Anche in questo albo illustrato incontriamo una morte gentile, che prova a consolare un gruppetto di bambini seduti in cucina, preoccupati per la loro nonna. Cercano di intrattenere la Morte, nella speranza che se ne vada, ma lei racconta una storia sulla tristezza e la felicità, il pianto e le risa, la vita e la morte. 

Martin lo scheletro di Triinu Laan, illustrato da Marja-Liisa Plats (trad. di Daniele Monticelli, Sinnos): Tra i finalisti del Premio Andersen 2025 nella categoria Miglior libro 9/12 anni, questo breve romanzo in alta leggibilità che arriva dall’Estonia narra la storia di uno scheletro, che dopo lunghi anni trascorsi in classe per le lezioni di anatomia decide di andare in pensione. Lo accoglie una coppia di buffi vecchietti: la sua presenza immobile avrà piccole e grandi conseguenze nelle loro vite, tra gite in slitta e grandi domande. Marja-Liisa Plats ha firmato la copertina di Andersen n. 420.

Quando tornerà Hadda? di Anne Herbauts (trad. di Maria Pia Secciani, Clichy): La casa protagonista di questo albo è vuota, e al tempo stesso viva, cristallizzata nel ricordo. I giochi sparsi sul pavimento, le fotografie incorniciate, le mollette del bucato appena steso raccontano un tempo condiviso e prezioso. Anne Herbauts disegna ciò che resta di noi dopo la fine, negli spazi che abitiamo, negli oggetti che usiamo: la vita che sopravvive nella memoria. 

L’uomo eterno di Ascanio Celestini, ill. di Veronica Ruffato (Zoolibri): Riscritta da Ascanio Celestini, attore e scrittore, e illustrata ad arte da Veronica Ruffato – che attraversa il tempo con le sue immaginifiche tavole – questa fiaba narra i tentativi di un ragazzo che vuole ingannare la morte. Non si accontenta di vivere a lungo: lui aspira all’eternità, ed è disposto a qualsiasi sacrificio pur di conquistarla. 

Tutti i miei cari animaletti di Ulf Nilsson, ill. di Eva Eriksson (Iperborea): Come nel celebre albo The dead bird di Margaret Wise Brown, illustrato da Remy Charlip, in questo racconto illustrato che arriva dalla Svezia i bambini sperimentano l’incontro con la morte all’interno di un contesto naturale, immersi in una dimensione ludica. Trovano un bombo morto e decidono, per gioco, ma con tutta la serietà di cui è capace l’infanzia, di organizzargli un funerale. 

[Selezione a cura di Mara Pace e Barbara Schiaffino]

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