“L’attività dell’Ufficio Resurrezione Parole Smarrite consiste nel ricercare parole rare, spesso arcaiche o cadute in disuso e nel riportarle alla memoria trasformandole in oggetti e soggetti d’arte. Si tratta di parole poco usate ma ancora attuali perché profondamente umane. La loro bellezza sta sia nelle idee che contengono sia nella loro capacità di cambiare la percezione che abbiamo della realtà semplicemente per come la fanno risuonare.” Così Sabrina D’Alessandro, artista e scrittrice, racconta il proprio lavoro nel cortometraggio che Hari Bertoja dedica anche quest’anno alla mostra ospitata dalla Biblioteca Villa Dora a San Giorgio di Nogaro (UD) per l’ormai tradizionale appuntamento che ogni anno intreccia libri, arte e bellezza.
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Nel video racconto che oggi Andersen condivide sul suo canale YouTube, dedicato alla mostra Alla ricerca delle parole smarrite (2 febbraio – 2 giugno) incontriamo alcune delle oltre cinquecento parole rare raccolte dall’autrice. Il video è trasmesso in loop all’interno della mostra e diventa guida al progetto e alle sale espositive. Il lavoro di D’Alessandro non è solo un’operazione nostalgica, ma un’indagine vivace, un’occasione per apprezzare la bellezza delle parole “smarrite” e per riflettere, con un sorriso, sul continuo movimento della lingua e della memoria collettiva.
Alla ricerca delle parole smarrite, che sarà possibile visitare fino al 2 giugno, è un progetto promosso da Biblioteca Villa Dora, Comune di San Giorgio di Nogaro, Sistema Bibliotecario InBiblio, in collaborazione con URPS Ufficio Resurrezione Parole Smarrite, Associazione Culturale 0432, Emanuele Bertossi, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Biblioteche FVG e il sostegno della Regione Autonoma FVG, realizzato con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore – Fondo per la promozione della lettura, della tutela e della valorizzazione del patrimonio librario 2024.