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Jole di Silvia Vecchini – ill. di Arianna Vairo, Topipittori
Per la delicata e vivida rappresentazione del mondo dell’infanzia. Per averci regalato un piccolo e inconsueto viaggio di formazione aperto al realismo magico. Per l’intensità materica delle illustrazioni e per il fittissimo dialogo che instaurano con il testo.
La recensione di Federica Galvani su Andersen n. 399 (gennaio-febbraio 2023):
Quando apriamo un libro a volte si ha la sensazione che dalle pagine escano voci e profumi. Ogni volta che la mano si poggia sul bordo all’angolo della pagina per voltarla, è come se si levasse un piccolo soffio che ci fa arrivare tutto questo. Un soffio leggero come un respiro perché man mano che leggiamo la storia prende vita. Questa è la sensazione che ho provato leggendo e sfogliando le pagine della storia di “Jole” raccontataci con le parole e la poesia di Silvia Vecchini e che prende forma con i colori e le illustrazioni di Arianna Vairo, pubblicata da Topipittori nella Collana “L’età d’oro”. Entrare nel mondo di Jole è stato ritrovare il mio mondo di quando ero bambina perché i bambini di Silvia Vecchini sono autentici e veri. Il mondo di Jole diventa così un po’ alla volta anche il nostro mondo. Perché nei passi incerti del suo piccolo e grande viaggio da scuola verso casa, ci siamo anche noi, quando da bambini le prime volte siamo tornati a casa da soli, ma ci siamo anche noi adulti quando con passi incerti compiamo viaggi difficili verso una meta che un po’ ci spaventa e ci mette alla prova. All’uscita da scuola ad aspettare Jole c’è stata sempre sua madre e la nonna dice che “i bambini dovrebbero trovare qualcuno fuori dal cancello della scuola e tornando a casa dovrebbero trovare nel piatto qualcosa di buono da mangiare”, ma la mamma questa volta dovrà fare compagnia alla nonna in ospedale. È come se Jole e la nonna compissero assieme il viaggio e il differente colore dell’inchiostro del testo scandisce i tempi di chi parla. Jole ha tutto quello che le serve: le indicazioni sul percorso, una vera mappa su dove svoltare o quando andare dritta, ha le chiavi del portone di casa, ha il pranzo pronto da scaldare nel microonde. Ma ogni viaggio ha i suoi imprevisti e così quando le chiavi di Jole finiscono dentro la più profonda pozzanghera del mondo, lei non può far altro che avanzare con gli stivali di gomma verde chiaro, con stampati i ravanelli che le aveva regalato la nonna, e sprofondare nell’acqua. Un vero tuffo perché Jole si ritrova nel mondo Sotto dove inizia il suo avventuroso ritorno verso casa. Il nome di Jole con la “o” a forma di cerchio riempito dal colore giallo sembra un piccolo sole che illumina la copertina del libro dove la sagoma bianca cammina lungo il bordo inferiore con al di sopra le sagome colorate delle case. Ognuno di noi la seguirà nel suo viaggio, senza farsi vedere, di nascosto, perché assieme a lei sarà come ripercorrere la strada da scuola verso la nostra casa.
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