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La guerra delle farfalle di Hilary McKay – trad. Roberto Serrai, Giunti
Per un romanzo che sa essere introspettivo, e al tempo stesso offrirci il ritratto di un’epoca. Per il commovente e sincero racconto delle estati luminose dell’infanzia e dei grandi sogni dell’adolescenza, costretti a fare i conti con i limiti imposti dalla Grande Guerra. Per una scrittura che pone al centro i personaggi, mettendo in luce il coraggio e la determinazione delle donne.
La recensione di Anna Pedemonte su Andersen n. 389 (gennaio-febbraio 2022):
Un romanzo che ha tutti gli ingredienti di un “classico” e una scrittura molto moderna, che pennella immagini più che descrivere e unisce dialoghi vivaci e non privi di humour ad una capacità introspettiva di grade umanità. Hilary McKay dipinge un mondo nel quale si entra con la prima pagina e che si abbandona a malincuore, un mondo i cui personaggi “sono diventati così vivi per me mentre scrivevo questo libro. – dice l’autrice – Penso che fosse perché il loro mondo era vero. Ha dato loro uno sfondo così solido che potrebbero stagliarsi su di esso come persone reali”. Inghilterra, primi anni del ventesimo secolo: lampioni a gas, treni a vapore, pochissime auto e molti cavalli, qualche bicicletta ma solo per i maschi, così come le scuole, perchè, come esplicitamente si domanda il padre della protagonista, a che scopo le ragazze dovrebbero voler imparare? Non avranno mai bisogno di doversi guadagnare da vivere, ci sarà sempre qualcuno (fratello, marito, padre) che si prenderà cura di loro. Da quando ha sei anni Clarissa, infatti, frequenta l’Accademia della signorine Pinks dove tra noia, luci fioche ed odore di chiuso, tutto quello che si richiede – o si suppone – che le ragazze sappiano fare è ricamare custodie per fazzoletti, contare scellini e sterline e recitare salmi della Bibbia. Il suo desiderio di andare al liceo come la sua amica Vanessa si scontra con l’incomprensione e la disapprovazione del padre – tanto freddo e cupo quanto disinteressato alla loro vita -, mentre la appoggiano il fratello Peter e Rupert, cugino carismatico, vitale ed affascinante, protagonista delle lunghe estati magiche nella casa dei nonni in Cornovaglia. “L’estate era un’unica, splendida beatitudine. L’estate era una pioggia di opali, topazi, lapislazzuli e diamanti. L’estate era la Cornovaglia.” E Rupert. Ma questo mondo tutto sommato semplice, con i piccoli grandi tormenti, le piccole grandi difficoltà dell’adolescenza, viene improvvisamente inghiottito dalla voragine della guerra, che travolge i giovani amici su fronti diversi con conseguenze drammatiche, e li costringe a crescere velocemente, a capire e combattere per ciò che amano veramente. La guerra delle farfalle – vincitore di numerosi premi, tra cui il prestigioso Costa Children Book Award 2018, ed eletto libro dell’anno dalle maggiori testate inglesi, americane e canadesi – è romanzo di formazione e insieme romanzo storico, che segna il confine tra due epoche tragicamente divise in un prima ed un dopo nel quale tutto è cambiato, eccetto la fiduciosa e positiva serenità di Clarry nell’affrontare solitudine e delusioni così come nel vivere amicizie nuove e nuove speranze, certa che nella vita l’importante è che ci sia sempre “qualcuno di molto speciale che vi venga incontro alla stazione”
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