I tre funerali del mio cane di Guillaume Guéraud – trad. di Flavio Sorrentino, Biancoenero
C’era una casa a Mosca di Alexandra Litvina, Anna Desnitskaya – trad. di Lila Greco, Donzelli
Gli zoccoli delle castagne di Barbara Ferraro – ill. Sonia M.L. Possentini, Read Red Road
Sguardi
Tre storie differenti per tre libri altrettanto diversi tra loro. C’è la quotidianità rurale raccontata da Barbara Ferraro e illustrata da Sonia Maria Luce Possentini ne Gli zoccoli delle castagne (Read Red Road), libro che ripercorre la vicenda della nonna dell’autrice, impegnata, come tanti suoi coetanei, nella raccolta stagionale delle castagne nelle campagne Calabresi. Pare quasi non accadere nulla, e tutto si incentra sulla fatica del lavoro, ma, grazie al perfetto dialogo tra i testi e le illustrazioni quasi fotografiche della Possentini, ogni sia pur piccolo elemento restituisce colori, sapori, rumori e voci di un mondo tramontato.
Torniamo ai giorni nostri con I tre funerali del mio cane di Guillaume Guéraud, pubblicato da Biancoenero, un racconto breve che riesce, dosando umorismo e serietà, a raccontare un momento triste come la perdita di un amico a quattro zampe e la volontà di congedarsi al meglio, imitando le azioni degli adulti, ma trasformandole come solo i bambini sanno fare.
È invece con lo sguardo di una famiglia intera che C’era una casa a Mosca di Alexandra Litvina e Anna Desnitskaya, edito da Donzelli, racconta un secolo di storia, attraverso le vicende del piccolo nucleo, ma anche degli spazi in cui si trova a vivere, alternando la prospettiva soggettiva a quella della collettività, segnata dalla fine dell’impero zarista, il trionfo della rivoluzione bolscevica, la dittatura staliniana, la guerra fredda, fino alla fine dell’Urss. Ogni periodo viene integrato da un ricco impianto visivo che porta il lettore nell’immaginario del tempo corrente con i suoi oggetti, le sue tecnologie, le sue mode.
La pillola video è realizzata da Studio Arteprima.
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