Giovedì 11 giugno è stato un giorno di festa, il giorno in cui abbiamo registrato l’annuncio del Premio Andersen che avete poi visto trasmesso il venerdì successivo, montato con i contributi e le voci delle vincitrici e dei vincitori.
Domenica 14 giugno è stata una giornata di lutto, un dolore intenso che ha tolto lucidità alle azioni dei giorni seguenti; abbiamo appreso, come molti di voi, la morte di Luigi Spagnol. Un uomo speciale. Un amico. Un maestro di editoria. Persona colta e riservata, gentile e affettuosa, mirabilmente e tenacemente innamorato della cultura: dalla musica alla prediletta pittura, ma con sempre al centro delle sue attenzioni la lettura. E i libri che ne sono strumento e anima. La passione editoriale era passata per via sanguinea, con il padre Mario Spagnol protagonista in Italia del secondo Novecento editoriale; ma la competenza e il talento, a tutto tondo, sul mondo libro, era cosa sua. La sua specialità; per tutte le sigle che ha diretto e a cui ha collaborato, nei diversissimi ambiti del lavoro editoriale: dalla narrativa alla varia, passando dalla letteratura per l’infanzia,
Non è stato solo un dirigente e direttore editoriale con fiuto per i libri capaci di incontrare il gusto dei lettori, di ogni età, soprattutto bambini e ragazzi. Quel fiuto che alcuni hanno chiamato per il bestseller era, più sapientemente, il fiuto per i bisogni dei lettori e, soprattutto, per i buoni libri. È stato anche un traduttore appassionato e poliglotta.
Il mondo dell’editoria per ragazzi, i giovani lettori così come i professionisti del settore, gli devono molto. Gli dobbiamo molto. Il consolidamento di Salani con la prosecuzione e la costruzione di un catalogo eccezionale e poi le intuizioni che hanno ulteriormente rilanciato il marchio e il gruppo con l’arrivo in Italia della saga di Harry Potter, dei libri di Sepulveda, della narrazioni di David Almond e di Philip Pullman. Le traduzioni di libri divenuti imprescindibili, anche qui non solo per l’infanzia, come Winnie Puh di Milne o L’uomo che piantava gli alberi di Giono. Ma non è questa la sede per elencarne i meriti letterari e editoriali, davvero troppo ampi, complessi e articolati. Gli dobbiamo molto e ci mancherà. A me mancherà anche l’amico, già impegnatissimo nei compiti professionali, che sorridente negli anni ‘90 trovava il tempo di occupare sabati e domeniche a zonzo per l’Italia sulle piste del “ciclotappo”; ad accompagnare una giocosa intuizione di Gualtiero Schiaffino, mio padre, a fianco di Gian Paolo Ormezzano, di Vittorio Adorni, di Giampaolo Dossena.
Grazie Luigi. Che la terra ti sia lieve.
Barbara Schiaffino
ASCOLTA: Il podcast di Rete due – Radio Svizzera Italiana, Anselmo Roveda presenta i contenuti di questo mese
IN QUESTO NUMERO
Premio Andersen 2020
• I libri premiati
• Miglior scrittore
• Miglior illustratore
• Miglior collana di narrativa
• Miglior progetto editoriale
Premio Andersen – Protagonisti della cultura per l’infanzia
Premio “Gianna e Roberto Denti” 2020 alla libreria per ragazzi
Serra Riccò – Il Paese delle Fiabe: vincitori e menzioni
Ambarabà Ricicloclò 2020: vincitori e finalisti
Notiziario
Scaffale
Vetrina – Trentuno recensioni delle ultime novità editoriali
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