100 illustratori ricamano i propri volti. Illustrazione e fotografia dialogano con l’arte tessile in un progetto multilinguistico di contaminazione tra le arti. Un progetto di Flávia Bomfim, Monica Monachesi, Barbara Rigon.
Il sogno di realizzare una galleria internazionale di ritratti di illustratori esisteva prima di RiVolti: la fotografa Barbara Rigon mi propose anni fa l’idea di invitare gli illustratori a ricreare il proprio volto tramite un intervento artistico sul proprio ritratto fotografico. La ricchezza di un progetto che avrebbe condotto disegnatori esperti a confrontarsi sulla grammatica dei propri segni, quelli disseminati su una pagina molto speciale, la propria faccia, era evidente. Cercavamo una scintilla che accendesse di una luce nuova tutti gli sguardi che volevamo coinvolgere ed eccola arrivare dall’altra parte dell’equatore: Flávia Bomfim, illustratrice e artista tessile brasiliana che pone il linguaggio artistico del ricamo al centro di molti suoi progetti tra cui Bordar os Sonhos, attivo a Sussuarana in Salvador con un gruppo di donne.
Flávia stava per esporre a Napoli proprio questi ricami creati per condividere narrazioni e generare immagini di memoria, quotidianità, sogno. Realizzati sulla base di acquerelli o disegni di Flávia, questi lavori avevano una forza davvero impressionante, i fili colorati organizzavano un linguaggio totalmente libero, multiforme, cangiante e autentico nella sua spontaneità evidente, e il tessuto era lo spazio per infinite possibilità creative.
Ho raccontato a Flávia del progetto che avevo con Barbara e dato che anche lei stava sviluppando da anni una ricerca sul volto, abbiamo deciso di cominciare immediatamente, alla Fiera del Libro di Bologna! Dai pensieri di Barbara è arrivato il nome RiVolti e in pochi giorni abbiamo realizzato una prima e un po’ acerba comunicazione del progetto. Gli illustratori che volevamo coinvolgere sarebbero arrivati in Fiera da tutto il mondo, ma dove avremmo realizzato lo shooting? Grazie all’aiuto di Ivan Canu ci ritroviamo all’Illustrators Survival Corner in uno spazio ideale: una parete bianca, un angolo di passaggio che si è rivelato vivacissimo, come nessuna di noi poteva immaginare.
Rivolti è relazione. Di questo siamo certe, resta forte l’impressione di curiosità, di complicità, di incontro che abbiamo raccolto nelle giornate della Fiera dello scorso anno. RiVolti è relazione tra noi tre, da una parte all’altra dell’equatore, RiVolti è relazione tra linguaggi artistici, è relazione tra il visibile e l’invisibile, tra un sopra che diventa superficie elaborata e tattile e un sotto che è un groviglio, di fili e pensieri. RiVolti è relazione tra i segni del volto, e tra noi e loro, tra memoria e immaginazione, tra gioco e finzione. RiVolti è relazione tra volti, tra racconti, è relazione tra persone. Tutto questo sarebbe stato impossibile fuori dalla La Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna e senza l’adesione entusiasta e fiduciosa degli illustratori. Conclusa la Fiera, i ritratti ci hanno accompagnate nelle nostre riunioni a distanza per selezionare quattro scatti per ogni volto, tra cui quello da rielaborare.
In autunno Flávia ha messo a punto una tecnica di transfer su tessuto, in modo da mantenere la centralità del lavoro manuale anche nel processo di stampa. Abbiamo avviato una costante ricerca di testi e immagini, condivisa in parte nei vari post pubblicati su Facebook e Instagram. L’aspetto della comunicazione è stato molto importante per costruire un dialogo con la comunità che si andava creando e che si prestava a giochi di rispecchiamento con le tele appena ricevute, o che si lasciava sorprendere davanti ai ritratti abbinati alle frasi di una sorta di manifesto che abbiamo composto in varie lingue. A dicembre è arrivato il primo ritratto ricamato. Concluso a meraviglia il 2018, l’anno nuovo è stato un susseguirsi di pacchi da aprire e messaggi da leggere. Mentre scrivo c’è chi sta ancora lavorando su una tela arrivata dal Brasile. Mentre voi leggete, invece, l’anteprima della mostra vi aspetta a Bologna a les libellules Studio, e poi a Macerata e a Parma, e si sposterà ovunque si voglia dare spazio a un panorama che non ha uguali, perché lo sguardo di RiVolti lancia una riflessione, ampia, sul guardare, leggere, riconoscere, accogliere l’altro e se stesso, tramite il volto. E certamente anche attraverso il gioco. Giocare insieme è importante.
Durante la Bologna Children’s Book Fair 2018 il progetto è stato ospite, last minute, in un angolo dell’Illustrators Survival Corner dove gli illustratori aderiscono e si fanno fotografare; i loro ritratti vengono trasferiti su tela e li raggiungono in tutto il mondo. Dopo un anno di lavoro, dal 1 di aprile, durante la BCBF 2019, RiVolti ha esposto una sua anteprima a les libellules Studio. Nel mese di aprile RiVolti con la sua anteprima sarà a Macerata, a cura degli organizzatori del Ratatà Festival, e a Parma, presso la creative Gallery Untype. Contatti: [email protected] – Facebook e Instagram
Quest’articolo è uscito su Andersen n. 361 (aprile 2019)