Alessandro Sanna, Fiume lento. Un viaggio lungo il Po, Rizzoli
MIGLIOR ALBO ILLUSTRATO – SUPERPREMIO 2014
Le motivazioni della giuria:
Per averci regalato, fra evocazione e rappresentazione, fra storia e natura, un ritratto vivido ed emozionante del fiume e delle sue storie.
Per un’opera commossa e commovente, solenne e vitale di altissimo valore espressivo.
Per disegni di assoluta e struggente bellezza, vibranti e incantati.
[recensione di Walter Fochesato, da Andersen 309 – gennaio-febbraio 2014] – Quattro stagioni e quattro storie. Senza una parola. Eccetto la stringata introduzione di Ermanno Olmi che comprende e riassume alla perfezione lo spirito dell’opera e la breve conclusione dello stesso autore che in questa opera si muove fra evocazione e rappresentazione. Un volume in gran formato dove, eccetto le quattro tavole intere che aprono le vicende dedicate alle stagioni, ogni pagina ospita quattro strisce, raramente tre, dando vita ad un ritmo solenne e pacato ma al tempo stesso incalzante. Ogni volta è sempre lui il protagonista, il Fiume per eccellenza. Ma ogni volta mutano i panorami, le sensazioni e i colori. Tutto è affidato a quest’ultimi regalandoci un’opera doviziosa e generosa. Affidando in ultima istanza al lettore il compito di leggere e di comprendere, di costruire e dare un senso ai racconti. Ombre e luci, vitalità e soste, vita e morte, dolori e gioie, speranze e stupori si alternano su queste pagine, mirabile frutto di un progetto che si è sedimentato negli ultimi anni e che con lenta costanza “contadina” è cresciuto nel tempo e con i suoi tempi. Perché soltanto Sanna poteva darci un lavoro corale come questo, perché lui ci vive lungo la Bassa e la conosce, la fotografa e la disegna, la ama ma altresì, ne conosce gli incanti e le insidie. Ecco allora per l’autunno la rievocazione della terribile alluvione del Polesine nel novembre1951, un evento rimasto nella memoria e nell’immaginario collettivo. A cui seguono in inverno la nascita di un vitello e un amore primaverile con successivo matrimonio. Fino a giungere all’estate dove Sanna con assoluta originalità cita la vicenda umana e artistica di Ligabue in un’atmosfera incandescente e abbacinante. Mi è capitato più e più volte di parlare di Sanna, della sua straordinaria “versatilità”, del suo rigoroso talento, della sua inesauribile voglia di confrontarsi e di cercare nuove strade, pur rimanendo sempre fedele a sé stesso. Questo albo rappresenta un punto, certamente provvisorio, di arrivo, un’opera matura e sorprendente.
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Le recensioni di tutti i vincitori
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